
Il Bisonte Firenze
14/04/2025
Il Bisonte conferma anche Bianca Lapini
Il Bisonte Firenze comunica ufficialmente la conferma di un’altra pedina storica del suo gruppo, la ancora giovane ma già ‘veterana’ Bianca Lapini,...
LeggiIl mercoledì di Gara 2 dei Playoff Serie A2 Tigotà sancisce ufficialmente la prima qualificata alla Finale Promozione: grazie al successo in due gare contro Busto Arsizio, Messina ottiene la prima, storica, partecipazione all’appuntamento che vale l’A1.
Al PalaRescifina, quello che va in scena è un monologo da parte delle padrone di casa dell’Akademia Sant’Anna Messina, che non solo confermano la superiorità mostrata in Gara 1, ma cancellano ogni tentativo della Futura Giovani Busto Arsizio di rimettere in piedi la Serie. Eloquenti i parziali dei set: 25-17, 25-10, 25-18. La squadra di coach Bonafede si fa preferire in ricezione (58% contro 44% di efficienza), in attacco (43% contro 15%) e a muro (8 blocks vincenti, 4 di Modestino, contro 5). Oltre alla solita Diop, 20 punti a referto, ottima la prestazione di capitan Rossetto, MVP con 15 punti, Enneking è la migliore tra le bustocche con 13 mentre Zanette non va oltre gli 8 (7% dal campo).
Per sapere non solo l’avversaria della finale ma anche la squadra che avrà il fattore campo, Messina dovrà attendere domenica 13 aprile. Perché dall’altra parte del tabellone, l’Itas Trentino rimette in equilibrio la Serie superando dopo un match al cardiopalma la Cbf Balducci Hr Macerata al tie-break. Una partita in cui è impossibile non menzionare i primi due set, in cui le ragazze di coach Parusso compiono una vera e propria impresa rimontando dal 17-21 al 25-23 nella prima frazione e dal 18-21 al 27-25 nella seconda. Due prove della tenacia delle trentine, sempre prive di Kosareva e Giuliani, ma capaci di sopperire all’assenza delle due bande titolari con il cuore e la grinta delle sostitute Zojzi, MVP con 19 punti di cui 3 ace e 5 muri, e Ristori, 15 firme a referto.
Nonostante il duro colpo, le marchigiane di coach Lionetti non si danno per vinte e riescono a rimettere il match in equilibrio, gestendo il terzo e il quarto gioco (21-25 e 18-25) con la calma e lucidità mancata nei primi due parziali. Nel decisivo tie-break, a partire meglio sono le arancionere, Trento risponde e va avanti di tre lunghezze sul 9-6, nuova spinta di Macerata che vale l’11-12 ma il sussulto finale è delle padrone di casa, che con Weske, 20 punti, chiudono 15-12. Una partita sensazionale, con record stagionale di muri annesso (36 totali) e un confronto che merita di arrivare alla determinante Gara 3, che Decortes, 29 punti, e Mazzon, 24 con 7 muri, hanno provato ad evitare con tutte le loro forze, invano.