Serie B2: il tecnico Michele Marchiaro ripercorre la stagione della Novello FIDAS Vicenz
Autore: Lega Volley Femminile
12 Maggio 2010

Alla fine la Novello FIDAS ce l’ha fatta ed ha chiuso il campionato non ottenendo solo la salvezza, ma anche un ottimo settimo posto, posizione che, visti i nomi che conpongono le rose delle altre squadre, era il massimo a cui le biancorosse potessero ambire.
Nonostante la classifica traballante per gran parte della stagione, il tecnico Michele Marchiaro si era sempre dichiarato ottimista e la sua “ricetta per il successo” si è dimostrata una pozione vincente, con le ragazze che non si sono mai arrese.

“Non si può pensare di affrontare con una squadra under 18 (unica fuori quota Bottaini) un campionato nazionale che inizia a metà settembre e che prevede 5 retrocessioni dirette su 16 senza essere coinvolti in qualche modo nella lotta per non retrocedere.
Non ci siamo curati del fatto che dopo la dodicesima giornata avevamo 8 punti ed eravamo penultimi; è stato un momenti difficile, soprattutto perchè sentivamo la sfiducia di chi ci stava intorno. Il nostro orgoglio è quello di averci creduto anche quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi.
Nella formazione di un’atleta sono queste le situazioni che fanno le ossa, che distinguono gli atleti per coraggio e talento. Nei gruppi quando le cose girano per il verso giusto sono sempre rose e fiori e i complimenti spesso immeritati; se le cose si mettono male, invece, inizia il tiro al bersaglio di chi non sa cosa vuol dire dare il sangue in palestra. Se prendi critiche non è detto che tu stia facendo un brutto lavoro; non sempre sono costruttive… l’unica soluzione è continuare ad aver fiducia in se stessi e nel proprio lavoro, andare per la propria strada ricompattandosi con gli elementi leali del gruppo.
E così questa salvezza raggiunta con due giornate di anticipo è, a livello professionale e morale, un’enorme soddisfazione, non si può paragonare alla gioia di uno scudetto, ma il lavoro nascosto dietro forse è stato qualitativamente ancora più alto”.

Ma qual è stato il maggior punto di forza di questa squadra?
“La crescita individuale di alcune atlete è stata determinante, ma mai come quest’anno a fare veramente la differenza è stato il gruppo, con tutte che hanno dato il loro contributo partendo dagli allenamenti e finendo con le partite. L’intercambialità dei ruoli, che prima è stata una necessità e poi si è trasformata in una nostra caratteristica, ci ha permesso di essere imprevedibili e di esprimere tipologie di gioco diverse con lo stesso sestetto in campo. In una pallavolo sempre più statica dove lo studio statistico è arrivato a livelli ossessivi, questa potrebbe essere una qualità enorme; anche in serie A vediamo che il contributo della panchina è ancora interpretato con il classico giro dietro o del cambio in battuta”.

Più volte nelle ultime settimane Marchiaro aveva sottolineato l’importanza del successo ottenuto nell’ultima gara del girone d’andata contro il Vispa… “Quello è stato un momento cruciale: con le tre vittorie consecutive e quei tre punti abbiamo chiuso l’andata a quota 17, l’idea di farne 23 nel girone di ritorno con i recuperi di Levorin (distorsione al pollice), Zecchin (mononucleosi) e Zuccollo a servizio completo non sembrava così impossibile. Poi alla prima di ritorno è arrivata la sconfitta con lo Stra e quello è stato uno dei momenti più brutti e difficile dell’intera stagione, perchè sembrava di essere di nuovo alla base della salita. Lì il gruppo, ancora una volta, ha fatto la differenza, abbiamo risposto portando al tie break l’allora capolista Noventa ed abbiamo proseguito con la convinzione di potercela fare”.

E alla fine la Novello FIDAS Vicenza non ha chiuso con 40 punti, ma con 43.

Come in ogni fine stagione che si rispetti, e dopo una salvezza con un gran valore, ecco le dediche ed i ringraziamenti: “Quanto abbiamo fatto lo dedichiamo a noi stessi perchè nessuno oltre a noi sa quante sono state le difficoltà che abbiamo superato. Aggiungo poi Claudio Bianchi, che nonostante le dimissioni ci è stato vicino sia moralmente che fisicamente e Dario Tagliabue che ha preso il suo posto caricandosi sulle spalle una patata bollente, continuando a fare anche suo lavoro.
Lo staff non ho bisogno di ringraziarlo perchè lo faccio tutti i giorni riconoscendone la lealtà e la professionalità. Il loro lavoro non è mai stato messo in discussione; mi basta nominarli: il mio secondo Vittorio Rizzi, il preparatore Terry Rosini, il fisioterapista Matteo Scodro, Erika Faccio, Luca Montini, Lorenzo Faggionato che è stato il nostro dirigente ad inizio campionato, Patricia Labee che oltre a fare il dirigente ci ha dato una mano durante gli allenamenti, così come ci ha aiutato Paolo Caner, dirigente della serie D. Quando si ottiene qualcosa è perchè tutti hanno contribuito, da Paolone ad Aldo, da Dario a Livia.
Per ultimo ringrazio anche i genitori per la pazienza che hanno avuto e per averci sostenuto senza interferire nel nostro lavoro”.

Visualizza sponsor