Igor Gorgonzola Novara
22/11/2024
Igor a caccia di riscatto contro Talmassons
Prima volta assoluta al Pala Igor tra le azzurre di Lorenzo Bernardi e la matricola CDA Volley Talmassons FVG (sabato 23 novembre, ore 18 – d...
LeggiMissione riscatto. La sconfitta di Orvieto (3-0 e segnali di risveglio solo nel terzo set perso ai vantaggi per 33-31) costringe adesso la P2P GIVOVA ad una immediata rimonta e rincorsa in classifica. Il calendario di serie A2 di volley non concede tregua alla squadra allenata da coach Castillo, che domenica 26 novembre al Palasemprefarmacia.it di Capriglia con fischio d’inizio alle ore 17, dovrà affrontare Chieri che è un’altra “nobile” del campionato, quinta in classifica con 18 punti ma a sole due lunghezze dalla coppia di vertice Marignano-Cuneo, a quota 20. La Due Principati, invece, è scivolata in zona caldissima, è terzultima con 8 punti, nel plotoncino di squadre composto anche da Olbia e Perugia. La società nelle ultime ore ha chiamato a raccolta il pubblico – biglietto d’ingresso 4 euro – ed ha chiesto alle atlete di cancellare alla svelta la scialba prestazione offerta in Umbria. Occorrono punti salvezza: Chieri non è la cliente migliore ma la P2P deve provarci, anche in virtù di una volata salvezza che ricomincerà poche ore dopo la sfida alle piemontesi, con il turno infrasettimanale in programma a Marsala il 29 novembre, in casa del fanalino di coda, e poi con la sfida tra pericolanti in programma a Capriglia il 3 dicembre contro Olbia. Una settimana e nove punti in palio: tre partite per svoltare e rilanciare le ambizioni salvezza guardando con maggiore serenità al presente pallavolistico nella Valle dell’Irno.
Ecco le dichiarazioni pre gara di Ivan Castillo, il coach della P2P GIVOVA: “Siamo tutti chiamati ad una prova di forza, affrontiamo una corazzata ma non dobbiamo spaventarci. Deve farci arrossire, invece, il ricordo delle brutte figure collezionate nelle ultime due partite, frutto di prestazioni non all’altezza delle potenzialità della squadra che può e sa fare molto meglio. Il ricordo non deve essere un macigno ma la leva che ci spinge a reagire: non siamo quelli di Orvieto ma un conto è dirlo e un altro è dimostrarlo. Per sette giornate siamo stati una squadra arrabbiata, la matricola terribile. Nelle altre due giornate, invece, abbiamo un po’ smarrito la nostra identità. Dobbiamo ritrovarla subito, non c’è tempo da perdere. La società non ci fa mancare nulla. Noi, invece, siamo in difetto e di parecchio. Abbiamo una sola strada: ritornare a vincere, ripagando il club degli sforzi che compie”.