Il suo stato d’animo, messo nero su bianco nel suo profilo Facebook, era stato a dir poco profetico. “Prendiamoci questo punto”, scriveva Sara Sampaolesi, centrale della Sì Supermercati Emmedata, a poche ore dall’inizio del match con Volta Mantovana, senza sapere che sarebbe stata proprio la sua una delle firme in calce più evidenti sul 2-3 che ha legittimato la salvezza, già arrivata col conforto della matematica a metà terzo set, con l’annuncio della sconfitta per 3-0 di Ancona a Busnago.
“Che dire, sono felicissima”, dice una Sampaolesi raggiante a fine match, quasi travolta dai complimenti meritatissimi e dagli abbracci di amici, conoscenti e compagne di squadra. Per la giovane centrale (che il prossimo luglio compirà 21 anni) lo score riporta otto punti, cinque dei quali ottenuti a muro, il tutto in poco più di due set e mezzo.
“E pensare che ultimamente il muro era un fondamentale in cui in allenamento non riuscivo a dare quello che avrei voluto – spiega – invece sono proprio soddisfatta di come sono andate le cose, perché questa era una grande occasione e non potevo lasciarmela sfuggire”.
Menzionata anche da coach Andrea Pistola nei commenti di fine gara, Sara Sampaolesi parla anche di un tie-break interminabile, di quel match-point non sfruttato e di una salvezza sofferta, ma alla resa dei conti estremamente meritata.
“Quando si perdono o si vincono i parziali per due punti a fare la differenza sono le piccole cose, ed è stato così per tutti i cinque set della partita con Volta Mantovana. E’vero, nel quinto potevano chiudere, ma complice anche la stanchezza abbiamo commesso qualche errore di troppo e lo abbiamo pagato. L’importante comunque era festeggiare: è stato un anno pesante, che oltretutto non è ancora finito perché mancano due gare e ci teniamo a chiudere in bellezza, ma questa salvezza ci ripaga di tutti i sacrifici fatti ed è il giusto premio al lavoro di un’intera stagione”.