La Siamo Energia espugna il PalaGeorge. Percorso netto per le Api di Ornavasso nella seconda giornata di ritorno del campionato. Contro Montichiari, che all’andata aveva vinto in casa giallonera, Ghilardi e compagne non hanno steccato, centrando il secondo 3-0 consecutivo e imponendosi in un impianto dove finora aveva ottenuto il successo solamente Cadelbosco. In una serata non eccezionale in attacco per i suoi laterali, la Siamo Energia trova sfrutta al meglio l’ottimo momento di forma dei centrali, con Tasca e Salvi che firmano in due 27 dei 59 punti di squadra.
Nel sestetto titolare Massimo Bellano schiera Koutouxidou in palleggio con Minati opposto, Tasca e Salvi al centro, Loda e Moneta schiacciatrici-ricevitrici, Ghilardi libero.
Sull’altro fronte Giorgio Nibbio conferma lo spostamento di Kujundzic nel ruolo di opposto alla regista Tanturli, con Menghi e Assirelli centrali, Lotti e Murray-Methot laterali e Giorgi libero.
La Siamo Energia inaugura la partita con due errori in tre scambi (Salvi in battuta e Minati in attacco), mostrando una certa svagatezza che contraddistinguerà l’intero primo set (7 gli errori complessivi). Sbavature a parte, il muro giallonero è solido e la Systema fa fatica a passare in attacco. Loda battezza subito la fast di Menghi – azione che le riuscirà tre volte nel primo set – rispedendola al mittente e le Api sono a 3 (7-4). Ornavasso arriva a toccare i 7 punti di margine sul 12-5 e ha il set in mano già a metà frazione. Decisivo, poi, è il blackout monteclarense. L’ultimo punto diretto le rossoblù di casa lo ottengono con Lotti sul 12-17. Oltre ci sono due errori ornavassesi ma soprattutto il break di 7-0 che si chiude con il solito muro di Loda sulla fast di Menghi: 25-14.
Nella seconda frazione il livello complessivo del gioco cresce. Le ossolane limitano gli errori ma anche la Systema si dimostra molto più tonica. Tasca, imprendibile per le lombarde con la fast, segna l’8-7 del primo time out tecnico. Minati prova a dare uno strappo (13-11) ma Montichiari rientra. Ancora una volta la differenza la fa il muro, che dà certezze alla Siamo Energia, che chiude il conto con l’ace sporco di Moneta sul 25-22
L’equilibrio della terza frazione si spezza con l’ace di Loda, che vale l’11-7. Le Api mantengono la testa avanti conservando 4 punti di margine fino al 18-14. Lotti e Catena, quest’ultima scelta da Nibbio al posto di un’evanescente Murray-Methot per il terzo set, contribuiscono a ridurre il divario a -1 (18-19). Quando Minati infila l’ace del 22-19 sembra finita, ma Lotti trova il pareggio a quota 22. Nel momento topico Montichiari paga dazio negli errori (Assirelli in battuta e il muro che invade toccando la rete) e viene punito da Loda, autrice del 25-23 che chiude definitivamente i conti.
Finisce dunque 3-0, risultato che contraddistingue anche i match della capolista Novara (in casa con Sala Consilina) e dell’inseguitrice Casalmaggiore (in casa con Marsala). Resta tutto invariato in vetta, con la gaudenziane a 2 sulle lombarde e a 3 sulle ossolane. Dietro Frosinone resiste e continua l’inseguimento al terzo posto mentre si ricompatta il gruppo in lotta per i playoff. Sull’ultimo posto per la post season il margine di vantaggio delle Api è ora di 15 punti.
Il campionato per una settimana si concede una pausa perché incombe la Coppa Italia. Tra mercoledì sera e domenica si giocano i quarti di finale. Ornavasso è opposta a Mazzano, alla quale renderà visita all’andata per giocarsi l’incontro decisivo in casa, dove la sfida – in campionato – è già andata in scena il 22 dicembre.
Systema Montichiari-Siamo Energia Ornavasso 3-0 (14-25, 22-25, 23-25)
Sistema Montichiari: Kujundzic 10, Giorgi (L), Lotti 13, Murray-Methot 2, Tanturli 3, Lupidi ne, Martinelli ne, Menghi 5, Catena 4, Assirelli 6, Milani ne, Bassani, Moschini (L2) ne. All.: Giorgio Nibbio. 2°: Marcello Marchesi.
Siamo Energia Ornavasso: Koutouxidou 1, Carloni ne, Moneta 12, Senkova ne, Ghilardi (L), Minati 9, Tasca 14, Mossetti ne, Bertaiola ne, Salvi 13, Gloder ne, Loda 10. All.: Massimo Bellano. 2°: Matteo Azzini.
Arbitri: Paolo Cassarino di Cassibile e Alessandro Perdisci di Oristano.