Siciliani Santeramo: pesano le troppe assenze burocratiche
Autore: Lega Volley Femminile
27 Settembre 2004

Più che parlare del match giocato, si potrebbe parlare di quello non giocato, andando ad elencare i nome delle atlete che, per via di una decisione più che discutibile della FIVB (federazione internazionale) son dovute accomodarsi in tribuna piuttosto che in campo. Una tegola che ha colpito la maggior parte delle squadre di A1, in particolar modo la Siciliani Santeramo che ha dovuto fare a meno di gente del calibro di Heather Bown, Elisangela Almeida de Oliveira, Malgorzata Niemczyk, Biljana Gligorovic, per i motivi prima citati; di Barbara Beconi (infortunatasi nell'ultimo allenamento) e della “pantera nera” Keba Phipps. Al loro posto, Francesco Montemurro, ha dovuto schierare la giovanissima (non ancora quattordicenne) Imma Sirressi nel difficile ruolo di schiacciatrice e Sara Gaggiotti (che solitamente riveste il ruolo di libero) in quello da opposto.
Luigi Morolli, allenatore del Forlì, pur dovendo fare a meno di De Moraes e Costagrande, ha potuto contare su atlete tutte di livello: da Mifkova e Sangiuliano (atlete della nazionale italiana), a Voronina, Moreno Kenny Pino e Maculewick.
Lo stesso Morolli ha così commentato a fine gara: “Non é bello vincere in questo modo. Sappiamo il reale valore del Santeramo che possiede atlete di caratura internazionale, ma non le ha potuto schierare in campo. Anche a noi, per gli stessi motivi, non abbiamo potuto schierare De Moraes e Costagrande. É pur vero che mettendo sul piatto della bilancia le assenze dell'una o dell'altra squadra, il Santeramo ne é uscito decisamente più penalizzato: abbiamo si conseguito una vittoria sul campo, ma ne esce sconfitto il volley!”.
Dello stesso avviso era Francesco Montemurro a fine gara: “Devo ringraziare il pubblico di Santeramo che, avendo capito come stavano le cose, ha applaudito le ragazze dall'inizio alla fine del match. Peccato che ad essere penalizzato sia stato il volley. Credo che le federazioni debbano fare chiarezza su come dover gestire, in futuro, i tesseramenti delle atlete straniere. Non si può, in A1, alla prima uscita ufficiale di Coppa Italia, mostrare un volto della “pallavolo in genere” che non gli appartiene. Su questa gara vogliamo metterci una pietra sopra e pensare subito alla prossima, sperando che, quello che abbiamo visto questa sera non si ripeta.”

 

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