So.Ge.S.A Roma Pallavolo: bella vittoria al tie break contro Vicenza e salvezza ad un punto
Autore: Lega Volley Femminile
28 Marzo 2010

SO.GE.S.A. ROMA PALLAVOLO – OSMO BPVI VICENZA 3-2 (20-25, 25-19, 25-23, 23-25, 15-8 )

So.Ge.S.A.Roma Pallavolo: Renzi 11, Roani 2, Marazza 3, Mattiolo 30, Prado De Oliveira 14, Chihab 16, Capone (L), Conti, Klug 5, Ensabella (L). Allenatore: Lorenzo De Gregoriis.

Battute Vincenti: 11. Battute Sbagliate: 6.

OSMO BPVi Vicenza: Popovic 16, Arimattei 13, Strobbe 7, Tsekova 14, Paccagnella 20, Muri 2, Zilio (L), Bottaini, Gorini 1, Gomiero 1, Assirelli. Allenatore: Mauro Marasciulo

Battute Vincenti: 6. Battute Sbagliate: 10.

Arbitri: Ugo Feriozzi, Marco Turtù

Ecco la prima di cinque finali. Con questo spirito la Sogesa targata De Gregoriis si presenta al rush finale della stagione, rigenerata dalla vittoria con Loreto e pronta a giocarsi il tutto per tutto in quel che rimane del campionato. Per la sfida con Vicenza, sestetto della settimana scorsa confermato in blocco, con Jaline martello e Ensabella libero.

Il ritmo dell’avvio è lento e compassato; le diverse motivazioni delle due squadre in campo dovrebbero dare una marcia in più alle capitoline che, al contrario,si adattano alle avversarie senza mai mettere a segno un’accelerazione decisiva. Un paio di attacchi impressionanti di Chihab scuotono l’ambiente, ma è un fuoco di paglia; due muri di Paccagnella e una battuta vincente di Gorini, entrata in campo proprio per il servizio, spostano l’inerzia del match nella metà campo veneta. 20-25 è il punteggio finale.

Come la settimana scorsa con Loreto, le ragazze di De Gregoriis reagiscono allo svantaggio con personalità, trascinate da capitan Mattiolo, autrice di un set che rasenta la perfezione (13 punti!). Arimattei e compagne provano a rimanere sulla scia delle giallorosse in virtù di un muro a tratti impressionante, ma la giornata di grazia del capitano della squadra romana, ex di turno, ben assistita dai centrali Renzi e Chihab in grande spolvero, stronca le speranze di rimonta delle ragazze di Marasciulo, che si arrendono 25-19 dopo un mani-out di Roani.

Mentre rimbalza la notizia dell’imminente sconfitta di Ancona, diretta concorrente della Sogesa per la salvezza, Mattiolo e compagne subiscono il prepotente ritorno delle vicentine che, nonostante una classifica più che rassicurante, rendono onore all’impegno fino in fondo. L’ingresso in campo di Klug accende una squadra che stava lentamente cedendo campo e punti alle avversarie, così il terzo parziale si decide ai vantaggi. La sfida a distanza tra Popovic e Jaline infiamma il pubblico capitolino, che esplode quando l’opposto brasiliano mette a terra la pipe del 25-23 per la Sogesa.

Tuttavia il quarto set, in avvio, è la fotocopia del precedente; Vicenza subito avanti, trascinata da Tsekova fino a quel punto assente ingiustificata del match. La reazione della capitoline c’è, come sempre accade in questo periodo, ma una decisione dubbia degli arbitri a metà set ed un po’ di imprecisione nei momenti decisivi costano carissimo alle ragazze di De Gregoriis: a nulla serve l’ottimo impatto di Roani in ricezione ed in difesa, un mani out di Popovic gela le capitoline e manda la gara al tiebreak.

Il quinto e decisivo set è equilibrato per metà del suo svolgimento, poi le maggiori motivazioni delle ragazze di De Gregoriis prendono il sopravvento e risultano l’elemento determinante dell’incontro. Sull’infinito turno in battuta di Marazza, le giallorosse tirano fuori la prestazione in difesa e contrattacco, lasciando le briciole alle compagine vicentina. L’inevitabile epilogo è l’ennesimo muro di Mattiolo, alla miglior prestazione dell’anno, capitano e trascinatrice come non mai.

Con questi due punti la Sogesa si porta a meno uno da Ancona, sconfitta nettamente a Pontecagnano, e stacca forse definitivamente Forlì, prossimo avversario di Mattiolo e compagne il giorno prima di Pasqua. Se una cosa è chiara da questo ultimo mese è che le ragazze non si sono arrese anche in momenti delicatissimi, quando il crollo sembrava imminente. Ora le nubi più scure sembrano alle spalle, ma De Gregoriis e le sue ragazze sono consapevoli che le battaglie non sono certo terminate.

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