Spes Conegliano: il presidente Lucchetta chiede realismo, ma invita i tifosi a godere del primato
Autore: Lega Volley Femminile
19 Gennaio 2011

“Squadra e società devono tenere i piedi saldi per terra, ma città e tifosi godano di questo primo posto”. E’ l’invito di Giovanni Lucchetta nella settimana in cui la sua Spes Conegliano guida la classifica del volley femminile di A1. “Ci sentivamo in debito con il nostro pubblico per com’è andata la scorsa stagione e questo risultato ci permette di pareggiare. Hanno sofferto – dice ricordando la retrocessione della primavera 2010 – è giusto che ora esultino e speriamo possano farlo anche nelle prossime settimane”. Essere capolista dopo sette turni non significa aver raggiunto l’obiettivo della salvezza, come ha sottolineato anche il coach Dragan Nesic nel dopo partita. Il presidente aggiunge: “Obiettivamente non riteniamo di essere i più forti, siamo primi perché la squadra è riuscita a capitalizzare tutto. Evidentemente la fortuna, che l’anno scorso è stata avara, si è ricordata di noi”. “Per difendere il primo posto dovremo evitare di farci cullare dalla dolcezza del primo posto, di farci cogliere dal senso di sazietà, come può succedere quando non si è abituati a stare in testa, come ad esempio è successo a Busto Arsizio”.
“Come la squadra è figlia del nostro territorio, così i risultati sono figli del nostro pubblico”, è l’opinione di Lucchetta, che spiega: “La quantità di pubblico, l’atteggiamento dei tifosi, il clima della Zoppas Arena sono fattori che prima, in estate, hanno inciso nella decisione delle atlete di scegliere Conegliano ed ora le spingono a dare l’anima. E quando in estate ero incerto se proseguire o meno, ho pensato anche al manipolo di eroi che seguì la squadra anche nell’ultima negativa trasferta a Piacenza. Per questo oggi non so valutare se il pubblico dipenda dai risultati o siano questi ultimi a dipendere dal pubblico”.
Lucchetta sottolinea anche il “rovescio della medaglia: corriamo il rischio di generare delle aspettative eccessive, mi spiacerebbe se la gente dovesse essere delusa da un quinto posto per il quale tutti avrebbero firmato all’inizio”. “Nel complesso il momento è difficile – conclude – e speriamo che questi risultati possano in qualche modo esserci d’aiuto per allargare la base dei nostri sponsor, coinvolgere nuove aziende e arricchire il già nutrito team di imprenditori protagonisti di questa avventura sportiva del Nordest”.

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