Quando l’arbitro ha mostrato il cartellino giallo alla marziana Elena Koleva, in tanti, al pala ITC Gramsci di Tortolì, hanno pensato che con ogni probabilità il Curtatone avrebbe abbassato definitivamente la cresta. Rimproverata severamente da Marco Gazzotti per il suo atteggiamento focoso mostrato in quel frangente, la cecchina bulgara è stata relegata in panchina per riflettere su un’impennata emotiva che ha spianato la strada delle biancorosse verso la conquista del terzo set. Ma Koleva è un’atleta dalle mille risorse e nel parziale successivo ha fatto di tutto per farsi perdonare: muraglie esagerate e prepotenti schiaffi alla palla non sono però serviti alla sua squadra per conservare il quinto posto in classifica, che ora accoglie un team ogliastrino felice, è il caso di dirlo, come una pasqua.
Ma non sono stati solo i demeriti lombardi a decretare il terzo successo consecutivo del casato Marasciulo. Alle ogliastrine ovviamente va l’elogio più sentito per un’altra impresa che si aggiunge alle numerose collezionate in questa stagione pazzerella che a tre giornate dal termine non lascia ancora scampo alle previsioni. “Non dobbiamo gestire proprio niente – puntualizza perentoriamente il coach Mauro Marasciulo – dobbiamo affrontare le restanti gare con la giusta determinazione, oggi siamo riusciti a girare la situazione a nostro favore, ma non possiamo permetterci pennichelle inopportune”. Già, gli sbalzi del gioco hanno lasciato in apprensione il migliaio di supporters accorsi a Monte Attu, in questi casi non è facile indicarne le cause. “Nel quarto set abbiamo accumulato un vantaggio massimo di sei punti – continua il mister brasiliano – loro hanno avuto un giro “fortunato” che ha espresso una barriera davvero insormontabile, noi ci siamo innervositi, ma alla fine il cuore delle aironesse ha battuto con più regolarità e nel momento della verità sono stati ritrovati i punti di riferimento smarriti”.
Nonostante le vittorie di Matera e Aragona, il duello per l’acquisizione dell’ultimo posto disponibile per i play – off sembra proprio una tenzone , scusando la rima, tra Airone e Curtatone. “I nostri calendari sono più o meno simili – rimarca Marasciulo – forse loro hanno qualche difficoltà in più, ma ribadisco che ogni partita fa storia a sé e noi non dobbiamo assolutamente sbagliare”. Castelfidardo e Imola in trasferta, nel mezzo la sfida casalinga con Aragona, che squadra teme di più l’ex allenatore del Vicenza? “Non temo una squadra in particolare, se continueremo ad allenarci con tanto sacrificio, come in queste ultime settimane, nessuna squadra potrà contrastarci, e poi non dimentichiamo l’apporto di questo pubblico eccezionale che ci sostiene anche nei momenti più critici, anche lui sarà decisivo per l’accesso ai play off”.
Coinvolta, ma solo per un attimo, anche
Alessia Pellecchia: “Sto provando una grande emozione – dice la capitana di Velletri – nel quarto set ci siamo complicate la vita, ma anche in questa circostanza siamo riuscite a sbrogliare la matassa. La paura di vincere ci stava per beffare, ormai sul 22 a 16 pensavamo di aver chiuso qualsiasi discorso, poi Curtatone ha speso le ultime cartucce, mettendoci in difficoltà, ma noi siamo state brave a non mollare”.
Da una centrale all’altra. Elena Busso si sofferma sui play – off: “Sono il nostro obiettivo, ci stiamo provando con tutte le nostre forze, raggiungerli sta diventando ancora più semplice”.
Un centinaio di bambini hanno accolto le restanti del gruppo in una mattinata decisamente diversa e festosa che rientra nei programmi dell’Airone School – Crescere con la Pallavolo l’iniziativa itinerante che la società leader della pallavolo femminile in Sardegna ha predisposto nelle scuole del territorio in collaborazione con il settore scuola della Fipav.