Terra Sarda Tortolì: alla BenQ Cup si tenta il tutto per tutto
Autore: Lega Volley Femminile
3 Luglio 2004


A piedi nudi, abbronzantissime e con tanta voglia di acciuffare le finali del Campionato Italiano organizzato dalla Lega Volley Femminile. Le aironesse del beach 4X4 affilano le braccia per il concentramento del riscatto, quello che comincerà sabato 3 luglio presso la Spiaggia Libera Il Castello di Santa Severa, a Santa Marinella e che vedrà affrontarsi le otto formazioni che si sono classificate dal terzo al sesto posto negli scorsi appuntamenti siciliani.

La compagine orchestrata dal ds Rocco Gallucci presenta delle novità rispetto alla tappa di qualificazione disputata lo scorso week – end a Porto Empedocle (Agrigento) nella quale conquistarono il quinto posto. Alle riconfermate Francesca Mari, Alessia Pellecchia e Alessandra Petrucci si aggiungono Annalisa Pepe (schiacciatrice, 180 cm ultima stagione a Castelfidardo in A2),  ed Arianna Pellecchia, (centrale, 185 cm anch’essa  reduce da una stagione a Castelfidardo), sorellina della centralona e capitana del Terra Sarda nell’indimenticabile campionato di serie A2.

Il quartetto ogliastrino è stato inserito nel girone B assieme a Corridonia, Busto Arstizio e Aragona. Proprio con le siciliane disputerà la prima gara prevista per le 10,15. Alle 11,45 le biancorossoblu affronteranno Corridonia e alle 16,45 se la vedranno con le bustocche. Il girone A vede come protagoniste Santeramo, Cavazzale, Curtatone e Pesaro Le prime quattro accederanno alla tappa finale di Paestum (16/18 luglio) alla quale si sono già qualificate otto formazioni.

 

 

Alessia Pellecchia parla del beach e del suo futuro. Tortolì sì, Tortolì no?

 

E’ appena giunta a S.Marinella per questa nuova avventura ma premette subito che si impegnerà per fare un colpaccio, ma prevarrà sicuramente la componente divertimento. “D’altronde – dice la scherzosa atleta di Velletri – abbiamo vinto troppo in questa stagione, è giusto lasciare qualcosa anche agli altri”.

 

Impressioni sul concentramento di Porto Empedocle?

 

Mah, non abbiamo messo in mostra niente di particolare, non eravamo allenate e per di più tra compagne non ci conoscevamo un granché. Fatta eccezione per Francesca Mari, che ha una lunga esperienza nel beach, noi altre eravamo alle prime armi. Comunque a parte la secca sconfitta patita contro Altamura, ti posso tranquillamente dire che contro Vicenza e le altre avversarie siamo state all’altezza della situazione.

 

Cosa contate di fare in questa due giorni?

 

Migliorarci, sicuramente. Però, ti ripeto, viene prima di tutto il divertimento, poi è anche vero che in questo campionato italiano ci sono le squadre che puntano a qualcosa di concreto, come Altamura e Vicenza, e per le atlete in questione c’è poco da fare bagordi: loro vanno a nanna presto.

 

Aragona, Busto e Corridonia: chi c’è da temere di più?

 

Aragona anche senza la Maser è da temere, perché comunque può contare sull’apporto tecnico e soprattutto sull’ altezza della Boteva. Ma anche le altre due sono toste.

 

Com’è l’ambiente durante le tappe del beach volley?

 

Ci ritroviamo in spiaggia con tutte le protagoniste, si chiacchiera del più e del meno, si sta veramente bene.

 

Quali sono le qualità che fanno la differenza nel beach volley?

 

 Non è sicuramente importante la forza ma l’astuzia. E’ una disciplina faticosa, devi cercare di eliminare le avversarie più forti e mirare verso le zone del campo maggiormente scoperte. E poi ci vuole tanta buona volontà, con tutto quel sole che prendiamo…..

 

Giocherai assieme a tua sorella Arianna, è già successo in passato?

 

Quando sei anni fa andai a giocare a Bari, venne con me anche Arianna, era piccolina, ma ci allenavamo assieme. Ora sono curiosa di vedere come andrà a finire quest’esperienza.

 

In Ogliastra si fa tanto clamore sul tuo futuro. Resti o ci abbandonerai?

 

Per la prima volta nella mia lunga carriera, sono io che devo decidere sul mio futuro. L’Airone mi ha proposto di restare ma io sono un po’ titubante perché, se da un lato mi intriga parecchio vivere l’atmosfera di un campionato bellissimo, a me sconosciuto, dall’altro mi spaventa restare in panchina per un’intera stagione dal momento che non sono abituata a guardare un match da bordo campo. Per farla breve: se dalla A2 mi arriveranno proposte allettanti, a malincuore abbandonerò l’Ogliastra. Comunque mi hai beccata in un momento in cui sto riflettendo parecchio, non scarterò nessuna ipotesi.

 

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