Beh, è vero che le ha sfinite sistematicamente ad ogni appuntamento in palestra, però le stesse biancorosse ammettono che il buon Mauro Marasciulo non è mai stato additato come il “tiranno” di turno. Le spedizioni balneari dovranno ancora aspettare, di questo, la magica dozzina ne è perfettamente conscia, ma pur di arrivare ai play – off, non si fa questo e altro. La più giovane del gruppo, Stefania Strippoli Ancona, lascia in sospeso i pensieri impegnativi, cercando conforto nella casa del Grande Fratello, guardando il tradizionale appuntamento del giovedì sera. Con lei anche Elena Busso, Marianna Iadarola e Micaela Catelli: in cricca per farsi coraggio. “Siamo abbastanza allegre, vogliamo concludere la stagione regolare senza problemi – ci dice la schiacciatrice di Altamura – anche se la stanchezza si fa sentire anche nelle gambe e nelle braccia di chi, come me, rimane senza giocare”. Si diceva che coach Marasciulo è molto magnanimo con voi: “ Si, è vero, ci fa penare – continua scherzosamente Stefania – poi sorprende tutte quante quando certe mattine decide di saltare la preparazione perché ci vede visibilmente alla frutta”. Nella breve chiacchierata sembra quasi automatico parlare della prestazione offerta contro Aragona domenica scorsa: “ Noi non l’abbiamo giocata – ammette l’atleta pugliese – ma in campo c’era anche una buona avversaria; l’importante è aver preso quel punto che con molte probabilità vorrà dire spareggi promozione”.
Il clima che accompagna il match di Forlì (si gioca in campo neutro, per motivi automobilistici, vedi Gran Premio di San Marino), sembra dei migliori. La comitiva ogliastrina volerà in terra emiliana nella serata di sabato e familiarizzerà con il Palafiera solamente domenica mattina. E proprio nel breve allenamento che farà da prologo all’ultima sfida del campionato,
Cibele Lucindo Barboza riapparirà sul mondoflex dopo una settimana di assenza. L’attaccante brasiliana, infatti, è tornata a Milano per continuare la fisioterapia al braccio che tanti fastidi le sta arrecando in questi tempi. “Confido come sempre nel suo apporto fondamentale – chiarisce Mauro Marasciulo – fin’ora non ci ha mai deluso, da quando è infortunata risulta essere la migliore della sua squadra”.
Se la stagione imolese non è andata per il verso giusto, la causa va ricercata nei problemi societari che l’hanno afflitta. “Nonostante le atlete di Francois Salvagli non vengano pagate da diversi mesi – commenta Marasciulo – hanno portato comunque a termine il campionato, con grande dignità; dai nastri delle loro ultime partite ho potuto constatare come giochino unite soprattutto per divertirsi, loro non hanno niente da perdere, noi, invece, dobbiamo dare il massimo perché abbiamo un obiettivo importante da raggiungere”. Il settore centrale è forse quello da temere maggiormente nel clan di Imola. Nicoletta Luciani, classe 1979, attualmente occupa il 34° posto nella classifica delle realizzatrici con 316 punti; qualcosina in meno ha ottenuto la sua compagna di reparto Lulama Musti De Gennaro che attualmente si è stabilita nel gradino n. 36 con 280 realizzazioni. L’attaccante più fruttuosa delle emiliane è però il posto quattro Veronica Minati, appena ventunenne ma con esperienze in nazionale e con Spezzano (32^ con 317 punti). La schiacciatrice Emma Zanolla, con 236 punti, si assesta al 58° posto assoluto. In cabina di regia opera Simona Battistini, il libero è Beatrice Sacco. “Non possiamo sottovalutarle – ammonisce Marasciulo – Firenze e Aragona hanno faticato non poco al loro cospetto, spuntandola solo al tie – break, a dimostrazione che quando vogliono, le nostre prossime avversarie sanno giocare ad alti livelli”.
Il tecnico sudamericano spera comunque in un approccio positivo alla gara: “Vincere i primi due set, garantirebbe maggiore tranquillità alle ragazze; col nuovo regolamento, se non sei sufficientemente concentrata, il set scivola via, senza che te ne accorga, ritrovandoti inspiegabilmente ad inseguire; noi dobbiamo evitare tutto questo”.
Giocare in un campo neutro può rappresentare un ulteriore piccolo vantaggio per le tortoliesi. Ma stando a vedere l’andamento dell’Imola in questo campionato, la mancata vittoria piena delle sarde avrebbe un non so che di clamoroso. 23 sconfitte, appena sei vittorie. Tre all’andata (Urbino, Firenze in trasferta al quinto set e Castelfidardo), altrettante al ritorno (Corridonia, Urbino in trasferta e Roma al tie brek).
Su sette tie – brek disputati solo due, come già scritto, sono terminati a suo favore. Nelle ultime sei gare non ha incassato neanche un punto, mentre è da nove turni che non riesce a vincere: l’ultimo successo è dell’undici febbraio.