Era il lontano sette di novembre quando le aironesse vinsero la loro ultima gara, culminata con un tie – break combattuto, nel quale si strapparono due punti al coriaceo Modena. Passano nove turni ed ecco la nuova sorpresa, targata 2005: un successo pieno, come mai era accaduto, tre punti che potrebbero dire un sacco di cose.
Le giocatrici hanno scacciato incubi ormai diventati ciclopici, il pubblico ha vissuto un pomeriggio gradevole: mancava il frastuono delle gran casse, ma dagli spalti si è levato comunque un rumore impregnato d’affetto che ha permesso alle locali di non demoralizzarsi, soprattutto quando Forlì è riuscita a portarsi sull’uno a uno. E’ la vittoria di una
Menchova irresistibile, della capitana ritrovata Baki Sekulic, della sardissima Valentina Conte che potrà aggiungere un nuovo indimenticabile tassello al suo sogno vivente. E dalla panchina esultava e soffriva Mirela Sesti, rientrata dopo una lunga assenza dovuta ad un intervento chirurgico.
Tanti sacrifici servono, Cuccarini predica umiltà e spera in una striscia positiva
Beppe Cuccarini l’aveva dichiarato sottovoce sette giorni fa: “Vedrai, disse, che la prossima volta parleremo di cose, finalmente belle”. Aveva chiesto pazienza, il lavoro l’ha premiato. Ripercorriamo con lui le fasi salienti del match.
“Il primo set è stato lineare, giocato in maniera molto disciplinata, le ragazze hanno rispettato gli ordini che avevo dato; nel parziale successivo – dice – abbiamo avuto dei passaggi a vuoto, pagandoli cari in termine di gioco e di risultati, fortunatamente ci siamo ripresi, siamo stati bravi nel riordinarci, ma anche a sfoderare quel carattere necessario a superare i momenti difficili patiti soprattutto nel quarto set”. Il segreto sta nell’applicazione costante nelle sedute di allenamento: “Sto cercando di andare oltre a quelli che sono i problemi contingenti, credo che sia stata, nel complesso, una buona prova”.
L’head coach dell’Airone ci parla anche dei mutamenti della squadra: “Ci sono stati tanti progressi, e qui parlo sia di situazioni tattiche, sia di situazioni comportamentali; l’apprendimento molto spesso va a ondate, c’è il momento in cui va meglio, e il momento che va meno bene e devo dire che da questo punto di vista le ragazze si stanno impegnando, a volte devono combattere contro atteggiamenti propri che sono ormai consolidati rispetto a quelli che chiedo, ma c’è buona volontà per farlo, modificare i modi di agire non è affatto semplice, non solo nella pallavolo ma anche nella vita: richiede tempo, applicazione e loro lo stanno facendo”. Ora dopo lo sblocco psicologico si attendono nuove reazioni: “ Spero che venga preso come un punto di partenza, e non come un punto d’arrivo, nel senso che oggi abbiamo dimostrato che siamo capaci di vincere, dobbiamo andare avanti su questa linea per cercare di ripeterci con continuità: sederci su questo risultato sarebbe abbastanza negativo, questo è un rischio che non dobbiamo assolutamente correre”.
E’ il personaggio del giorno: ha fatto vedere di che pasta è fatta e da quale scuola proviene: quella del mitico Karpol, che le ha fatto vincere due europei. Tatiana Menchova ritrova lo smalto di un tempo e fa sognare di nuovo centinaia di tifosi. “Ringrazio tutti per i bellissimi complimenti, ma il merito va a tutta la squadra –spiega la schiacciatrice nata in Kazakistan – perché abbiamo giocato bene, siamo migliorate tanto e questo mi rende particolarmente contenta, perché si vede finalmente un gruppo unito, per noi questo è molto importante”. Ha pensato a martellare, senza illudersi del risultato che stava prendendo la piega giusta: “ Ho avuto paura fino alla fine – dice – la nostra squadra riserva sempre delle sorprese, ero pronta a tutto, nel bene e nel male, io dentro ci credevo, ma non potevo prevederlo anticipatamente”.
Nieddu, rilassato, può buttarsi a capofitto sulla Final Four di Coppa Italia
Il presidente Antonello Nieddu è finalmente soddisfatto: Spero che sia la prima di una lunga serie di vittorie – rimarca – ci voleva per tutti, per me, per Rocco Gallucci che lo vedevo molto preoccupato, per lo staff tecnico e per quello medico,penso di aver sofferto così qualche volta la scorsa stagione agonistica”. E’ un buon segno, ma ora lo staff dirigenziale sarà impegnato ad Olbia per la Final Four di Coppa Italia: “ C’è una pausa del campionato, noi dell’Airone lavoreremo alacremente per dare un solido contributo alla Pallavolo Olbia che sta organizzando l’evento, vorrei che tutta la Sardegna sportiva si ritrovasse in Gallura, al Geo Village il prossimo week – end per assistere ad uno spettacolo unico e travolgente”.