Terra Sarda Tortolì: l'Airone resta a Tortolì e domenica sfida Bergamo
Autore: Lega Volley Femminile
4 Marzo 2005

L’Airone resta a Tortolì. Una frase secca, che non lascia dubbi di sorta. A pronunciarla sono i due dirigenti del sodalizio ogliastrino, il presidente Antonello Nieddu e il suo braccio destro Mondino Schiavone. Nelle loro esternazioni si configurano gli scenari che qualificheranno il futuro della società. Il primo obiettivo è quello di disputare in totale serenità il prossimo campionato: “La società sta valutando la maniera migliore per intraprendere la prossima stagione agonistica – spiega Nieddu – anche alla luce delle possibili decurtazioni  nell’ambito delle sponsorizzazioni regionali”. Intanto si riparte dal fiammante Palazzetto dello Sport di Monte Attu che accoglierà nuovamente le aironesse, dopo il soggiorno provvisorio al Pala Casar di Bari Sardo. Ma le novità non finiscono qui, perché il club è intenzionato anche ad allargare la sua base sociale: “Stiamo meditando l’attivazione dell’azionariato popolare – chiarisce Schiavone – perché l’Airone è una realtà nata sul territorio e per il territorio. Coinvolgere la popolazione locale ci sembra la scelta più giusta per portare in alto il nome di una squadra che da sempre sventola la bandiera dell’Ogliastra”. I due prefigurano anche la posizione del sodalizio davanti alle ipotesi di alleanza con altri società dell’isola: “Saranno valutate solo dopo uno stretto confronto tra la società e i cittadini di Tortolì e dell’Ogliastra, solo successivamente potrà essere stilato un piano concreto”.      

 

 

Match dal pronostico facile, facilissimo. Le galattiche “foppine” faranno sparire le magiche aironesse in un sol boccone. Lo dicono tutti, non solo per un incolmabile divario iniziale, ma anche in virtù della congiuntura che serra i due club. Il Terra Sarda Tortolì ha affrontato gli allenamenti settimanali con problemi di ogni tipo, elencarli renderà meglio l’idea: il libero titolare Mirela Sesti si è scontrata con una malefica influenza che l’ha costretta a letto per diversi giorni, la schiacciatrice – ricevitrice Natasa Leto ha effettuato solo una seduta di allenamento per via dei soliti fastidi al ginocchio, la centrale Manuela Caponi ha marcato visita martedì e mercoledì per colpa di una contrattura al bicipite femorale. Valentina Conte non è stata da meno: pubalgia e virus influenzale l’ hanno messa k.o.

Sul fronte orobico le cose non stanno andando benissimo, ma è proprio per questo motivo che è ipotizzabile una prestazione a senso unico, con le padrone di casa indiavolate più che mai. Non ci sarà Liuba Kilic che comunque sarà di nuovo in campo dalla prossima settimana, ma c’è da dimenticare al più presto la sconfitta rimediata a Perugia e in più mettere da parte le chiacchiere relative al presunto accordo siglato tra la nazionale russa e il tecnico Gianni Caprara. E’ indubbio che amalgamando tutti questi fattori verrà fuori un incontro dove gli scommettitori non si appelleranno certo al beneficio del dubbio.

Non è mai bello affrontare gli allenamenti con una squadra dimezzata. Cuccarini si rasserena pensando che non è certo contro Bergamo che si deve trovare la forma giusta in chiave salvezza. Dopo che ha diffuso il bollettino medico delle atlete, il tecnico umbro prova a prefigurare lo stato d’animo delle sue prossime avversarie: “Conosco bene l’ambiente bergamasco, ci sono stato due anni, credo che le giocatrici affronteranno il match con molta determinazione per vincerlo nel modo migliore, avrei preferito incontrarle più svagate e tranquille, purtroppo sono reduci da un mese ricco di problemi”. L’assenza di Kilic? “Il loro è un organico di tutto rispetto, sapranno cavarsela molto bene”. Il Vicenza ha perso nell’anticipo di mercoledì, l’ottavo posto per adesso è salvo. “Ogni settimana il calendario propone degli scontri diretti che possono cambiare la classifica – commenta Cuccarini – è giusto prendere questi dati provvisori come punto di riferimento, ma ricordiamoci che fa testo la graduatoria dell’ultima giornata”.

I due preparatori atletici Tony e Silvano hanno specificato che i meriti  del rendimento delle ragazze sono principalmente del tecnico. “Come allenatore devo coordinare tutte le professionalità dello staff – conclude il coach – dai preparatori atletici, ai fisioterapisti, ai medici; il risultato che si ottiene è frutto del lavoro di tutti, nel bene e anche nel male”.

 

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