La trasferta in terra lucana si avvicina e l’impegno non è da poco. “Ci aspettiamo una bella partita, sarà un’altra dura battaglia – replica
Michela Spazzoli – entrambe le squadre stanno attraversando un bel momento, ma se noi esprimeremo il nostro solito gioco, potremmo toglierci qualche altra soddisfazione”. L’ultima vittoria colta contro il Lodi ha mostrato come le soluzioni tattiche abbiano trovato sbocco in offensive diversificate. “Abbiamo migliorato sensibilmente il rapporto muro difesa – spiega l’atleta forlivese – evitando di mettere in atto mosse scontate, questo grazie all’applicazione sistematica dei nuovi schemi, molto più complessi rispetto a quelli utilizzati nelle scorse settimane”.
A parte una stanchezza diffusa, giustificata dagli ultimi exploit, la magica dozzina agli ordini di Bruno Napolitano non da alcun segnale di sofferenza, anche perché lo stesso head coach riesce ad individuare il momento ideale per ridurre il carico di lavoro. Il team ogliastrino non si fa condizionare dai titoli ad effetto di certi giornali che evidentemente non conoscono vie di mezzo: “Andiamoci piano con certe affermazioni – conclude Michela Spazzoli– non abbiamo ancora ottenuto la salvezza e purtroppo basta perdere due partite di seguito che passi sistematicamente dalle stelle alle stalle, fortunatamente certi proclami vengono dall’esterno, noi non stiamo coltivando illusioni di nessun tipo”.
Le prossime avversarie dell’Airone hanno un ruolino di marcia abbastanza strano. Sei dei nove successi totali sono stati ottenuti in trasferta (Busto, Tortolì, Aragona, Corridonia, Imola e Cavazzale), mentre sono appena tre quelli conquistati al Polisportivo Palasassi (Castelfidardo, Lodi e Urbino). Nei 17 punti accumulati fuori casa ci sono i tre che le biancoblu strapparono all’ITC Gramsci nell’incontro d’andata; la gara scatenò le ire della dirigenza sarda che non digerì il comportamento passivo assunto dalle aironesse contro una formazione alla loro portata: ma quella è ormai preistoria.
Il Matera ha conosciuto i suoi momenti più neri tra la sesta e la nona giornata, dovuti anche ad un calendario non certo favorevole, quando perse quattro gare consecutivamente (Curtatone, Roma, Firenze e Altamura). Ma il 26 novembre, la panchina di Rosario Braia (artefice di una sorprendente ascesa dalla serie D alla A2), saltò per motivi estranei alla sua conduzione tecnica. Il sostituto Ettore Guidetti ha continuato il buon lavoro portato avanti dal predecessore: nelle ultime sei giornate ha messo k. o. cinque formazioni, inchinandosi solamente ad un Busto sempre più in ascesa.
Il vice allenatore del
Terra Sarda Paolo Zambolin ha visionato le ultime quattro gare della formazione lucana e i suoi giudizi sono più che lusinghieri: “In attacco vanno davvero a gonfie vele, grazie al contributo della “nonnina” Dina Yasakova (schiacciatrice russa di 37 anni) che conosco sin troppo bene perché entrambi abbiamo militato nel Firenze; altra giocatrice che mi ha impressionato favorevolmente – continua lo scout man del Tortolì – è l’attaccante canadese Barbara Bellini (miglior realizzatrice della sua squadra con 181 punti, 35° posto nella classifica marcatrici)”. Zambolin spende parole di encomio anche per le due centrali, l’italo ungherese Ildiko Vojth e Simona Bruni: “ Ricevono molto bene, sono continue, anche se Bruni non è sfruttata a dovere in avanti, la palleggiatrice Rosa Ricci a mio avviso dovrebbe prenderla maggiormente in considerazione; infine dovremo stare attenti alla battuta al salto di Claudia Banella, davvero devastante”.