Terra Sarda Tortolì: Natasa Leto fotografa la stagione
Autore: Lega Volley Femminile
31 Marzo 2005

Per prima cosa tanto riposo, con qualche puntata nelle zone più suggestive della Sardegna, regione amica per un’intera stagione, ma che per via di un calendario densissimo di appuntamenti non ha spulciato a dovere. Natasa Leto, stimata schiacciatrice croata, resterà a Tortolì anche la prossima stagione perché è circondata da persone che la ammirano e credono nelle sue indiscusse capacità. Un carattere da eterna insoddisfatta la porta a pretendere sempre di più dal suo fisico, e il mancato raggiungimento dei play – off da un lato l’ha scoraggiata, dall’altro le permetterà di trascinare l’Airone  verso traguardi ambiziosi. Il primo acquisto dell’annata 2005/2006 racconta volentieri i retroscena di un campionato fresco di conclusione.

 

 

Natasa, una stagione quella appena passata ricca di episodi.

Si, ne sono successe di tutti i colori. A settembre la squadra era a posto fisicamente, quando abbiamo cominciato  a perdere è affiorato lo stress, anche perché l’Airone era composto da atlete non certo abituate a subire una striscia negativa di nove sconfitte consecutive.

 

Hai da rimproverarti qualcosa?

Ho dato il meglio di me stessa, mi sono sempre impegnata al 100% delle mie possibilità, mi vergogno un po’ per non avere raggiunto i play – off , per me è sempre un grande onore disputarli.

 

I guai fisici ti hanno un po’ condizionata

Si, è stata una grande sofferenza perché  sono abituata ad allenarmi tantissimo e durante le partite ho risentito della mancata applicazione, nonostante ci mettessi l’anima.

 

Cosa ricordi di quel brutto periodo nel quale non riuscivate più  a vincere?

E’ una storia lunga che voglio dimenticare. Lo ricordo come un periodo brutto, dove tutte noi avevamo delle colpe. Siamo state egoiste nel pensare che il modo di fare di ciascuna di noi fosse il migliore, e alla fine sono sorti i problemi.

 

Puoi spiegarti meglio?

Dico che ci siamo tenute dentro i nostri problemi personali, se ne avessimo parlato tutte assieme, non ci sarebbe stato lo straripamento di emozioni che ha portato anche al cambio di allenatore. Le donne sono molto difficili: da piccole cose sorgono delle gelosie che alla fine generano problemi di difficile risoluzione.

 

Come stavate dopo l’esonero di Marasciulo?

Fisicamente eravamo a terra. Siamo ingrassate, il lavoro che avevamo fatto fino a quel momento non era sufficiente per la serie A1.

 

Poi è arrivato Beppe Cuccarini

Un autentico professionista, uomo di notevole esperienza. Lui si che sa gestire le cose. Gli abbiamo raccontato com’era la situazione e poi abbiamo cominciato a lavorare con massimo impegno. Non avevamo più il tempo per pensare, arrivavo a casa stanca, giusto il tempo per mangiare e riposare, l’indomani si ricominciava con la preparazione.

 

Cosa hai apprezzato di Cuccarini?

La sua infinita pazienza. Per questo gli ho fatto i miei complimenti. Riusciva sempre a tranquillizzarci, se lui era stressato non lo faceva mai vedere. Non riuscivo mai a capire a cosa pensava realmente.

 

L’hai mai visto adirato?

Si, è capitato durante gli allenamenti. Se qualche lezione di tecnica non veniva messa in pratica andava su tutte le furie, ma ci passava veramente del tempo prima che perdesse le staffe.

 

Rimarrà anche lui in Sardegna?

Proverò a convincerlo, con lui c’è sempre da imparare nella pallavolo. Cercheranno di fare altrettanto anche i dirigenti, d’altronde anche Beppe ha ammesso di essere stato bene da queste parti.

 

Pochi giorni fa c’è stata la cena dei saluti con tutte le compagne. Com’è stata?

Triste. Quando finisce una parte della tua vita, è sempre così, giri un’altra pagina e vai avanti.

 

Avete pianto?

Non ci siamo emozionate fino a quel punto.

 

E la remota Ogliastra ti è già entrata nel cuore?

Mi sono trovata bene, è un posto tranquillo. I tifosi mi hanno incoraggiata anche quando le cose non andavano bene. Mi auguro che ci seguano anche il prossimo anno, e che il campionato sia più sereno rispetto a quello appena passato.

 

Parliamo della griglia play – off

La classifica è quella che è: le squadre hanno giocato come sanno. Non mi aspettavo che Pesaro arrivasse così in alto: sono contenta per loro.

 

Come andrà a finire questo campionato?

Perugia mi sembra che abbia un vantaggio rispetto a Bergamo, ma non  so spiegare il perché.Forse perché è da tanto tempo che giocano assieme. Comunque sia sarà un grande spettacolo vedere le semifinali, non me le voglio perdere perché si impara tanto anche guardando le mie colleghe.

 

Tra Perugia e Bergamo per chi farai il tifo?

Mah, con Bergamo gioca la mia amica Maja Poljak, a Perugia gioca l’altra mia amica Taimarys Aguero: meglio non tifare per nessuna.

 

Hai tante amiche nel circuito del volley?

Beh, si. Con Maja siamo molto legate, ma ho ottimi rapporti anche con Iryna Zhukova, Lioubov Kilic e, come già detto, Aguero.

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