Terra Sarda Tortolì: si presenta il vice allenatore Paolo Zambolin
Autore: Lega Volley Femminile
28 Novembre 2003


Si guarda intorno estasiato. Paolo Zambolin non era mai stato in Sardegna, ed il suo arrivo in una delle terre più incontaminate dell’isola ha incrementato il livello di suggestione.  Finite le fatiche quotidiane in palestra, il neo vice allenatore del Terra Sarda Tortolì si ritrova con coach Bruno Napolitano a fare il consuntivo della giornata davanti ad una tavola imbandita. Fra i due è stato subito feeling e ciò non potrà che portare ulteriori benefici al sodalizio ogliastrino. A volerlo da queste parti è stato il ds dell’Airone: “Si, è vero, mi ha contattato Rocco Gallucci che avevo conosciuto la scorsa estate durante una tappa del beach volley; quando mi ha cercato per intraprendere questa nuova esperienza, non ci ho pensato due volte ….ed eccomi qua”.  Lo chiamano il girovago del volley, non a torto, perché nonostante i suoi 31 anni, lo scoutman di Salsomaggiore Terme si è fatto conoscere in tutta la penisola e, addirittura, nell’Europa orientale. La sua carriera comincia a Fidenza come allenatore, solo successivamente si diletterà con numeri e statistiche varie a beneficio di Modena e Spezzano, fino ad approdare a Firenze (Romanelli) dove soggiornerà per ben tre anni. “Non voglio assolutamente rimuovere la bellissima esperienza come scoutman della nazionale bulgara negli europei del 2001 – dice Zambolin – in quell’occasione, vincemmo un bronzo che mi tengo stretto tra i ricordi più belli della mia carriera”.


Vita da scoutman – L’attività di “spionaggio” non è diffusa in Italia, sono veramente in pochi quelli che suggeriscono all’orecchio dell’allenatore dove spostare il muro o modificare la direzione della battuta. “Con il vecchio regolamento (il vetusto cambio palla), tutto era più semplice e chiunque poteva adattarsi, ora invece occorre una qualità indispensabile: l’immediatezza”.  Dopo dieci giorni a stretto contatto con le atlete tortoliesi, Paolo Zambolin esprime i suoi primi pareri: “ Alcune di loro già le conoscevo – commenta – devo dire che hanno grandi potenzialità alle quali si contrappongono i pregi e difetti della gioventù, ossia gli errori causati dall’inesperienza. Quanto al loro livello tecnico posso tranquillamente affermare che non sono inferiori a nessuno”.


Firenze imbattibile? Se ne può parlare. E’ un’analisi a due voci quella della prossima partita contro Firenze. Bruno Napolitano prende la parola per sottolineare come le atlete locali siano tranquille e determinate: “Dobbiamo entrare subito in gara, e solo con una giusta pressione possiamo motivarle verso la vittoria finale sia per la società, che non ha per niente gradito la sconfitta di Cavazzale, sia per i nostri insostituibili tifosi”. Cosa è cambiato negli allenamenti? “Le sedute sono più intense e soprattutto più mirate – continua il coach Airone – durano mediamente due ore e mezzo durante le quali sto chiedendo tanti sacrifici. Le ragazze rispondono molto bene alle nostre sollecitazioni mettendo da parte i vari acciacchi che vengono costantemente monitorati dai due nostri fisioterapisti Murru e Lory Deiana ai quali va il nostro ringraziamento.


LA PARTITA CON LA FIGURELLA Tocca a  Paolo Zambolin  il compito di presentare le avversarie che domenica affronteranno il Terra Sarda: “Non sarà una partita facile, ricordiamoci che le toscane erano partite per ammazzare il campionato, ed invece si trovano a ben otto punti dalla vetta, forse perché hanno pagato il ritardo di preparazione di alcune giocatrici.  Gran parte di loro hanno giocato in serie A1, forse non si sono ancora abituate a questo campionato, secondo me se l’Airone impostasse un ritmo di gara tiratissimo, potrebbe anche sovvertire il pronostico. Qualche individualità da temere? “Ce ne sono diverse – conclude Zambolin – ad iniziare da Silvia Croatto, schiacciatrice, per poi passare alla palleggiatrice Chiara Navarrini e all’argentina Mariana Isabel Conde, tutte pericolose”.


 


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