Quando entrano in campo per i preliminari, vengono accolte da scene d’entusiasmo. Loro rimangono spaesate, per un attimo pensano di essere a Bergamo, poi realizzano che il loro fascino non conosce confini e che anche la Sardegna le ha a cuore.
I break iniziali sono stati fondamentali per mantenere una distanza di sicurezza dalle aironesse. Così è successo nelle prime due frazioni quando Poljak e Barazza hanno dato consistenza al muro e ad un attacco quasi sempre proficuo. La regolarità dell’opposta Grun e i punti centellinati, ma essenziali di Piccinini e Kilic hanno legittimato lo strapotere orobico, messo seriamente in discussione solo al terzo set. Ed è proprio n questo frangente che alla regolarità di
Natasa Leto, migliore realizzatrice dell’incontro, si sono aggiunti anche i “numeri” di Menchova, Sekulic e la polacca “Aghi”, chiamata in causa per sostituire la dolorante Manuela Caponi. Per due volte le ogliastrine si sono portate al comando del parziale: le due squadre si sono rincorse sino al 23 pari. Qui è venuta fuori con grande spontaneità l’abilità e la destrezza delle più incontrastate d’Italia. Prima è Francesca Piccinnini a picchiare duro, subito dopo la teutonica Gruen nega la gioia dei vantaggi. Finisce così, senza colpo ferire, ma la festa sta per cominciare. Genitori e bambini al seguito cominciano la caccia alle rossoblu: Picci e Jenny sono le più gettonate e con un sorriso stampato sulla bocca posano e scrivono per almeno una mezzora. Anche se sono rimaste quasi sempre a bordo campo, Manuela Secolo e Paola Paggi non sono passate inosservate agli occhi di una tifoseria che ha dimostrato di essere ferratissima in materia pallavolistica.
Nonostante la sconfitta, anche le watusse d’Ogliastra non scampano al rito dell’autografo. Meika Wagner è l’aironessa che si attarda di più con le teen – agers: “Abbiamo cambiato atteggiamento rispetto alle gare giocate contro Pesaro e Vicenza – spiega – ma per vincere contro questi mosti sacri ci sarebbe voluto l’intervento del padre eterno. Loro sono veramente forti, per metterle seriamente in pericolo avremmo dovuto esprimerci al 110% delle nostre possibilità e loro all’80%”.
La curiosità dei mille di Via Verdi era concentrata non solo sulle belle e impossibili bergamasche. C’era anche il nuovo volto della regia sarda da tenere d’occhio.
Mària Likhtenchtein è già a buon punto con la preparazione, Marasciulo confida nella sua imprevedibilità: “Abbiamo fatto vedere un buon gioco – conferma il tecnico carioca – e questo ci da tanta fiducia per il futuro. Durante la settimana ho concentrtato gran parte del mio lavoro su Mària, c’è ancora qualcosa da rivedere, ma come prima apparizione nel nostro campionato la giudico abbastanza buona”. Sulla condotta di Bergamo non ci sono dubbi: “Loro meritano la posizione che hanno in classifica, la squadra è fortissima, però se qualche episodio dubbio fosse stato attribuito alla nostra parte, sarei ancora più soddisfatto della nostra prestazione” .
Questa sera a partire dalle 21, si parlerà della sfida tra Airone e Foppapedretti nel corso della trasmissione televisiva Lunedì sport, su Sardegna Uno TV. La trasmissione condotta in studio da Giuseppe Giuliani riserverà ampi spazi alla gara di ieri, con il supporto di interviste realizzate alla fine della gara.