Terre Verdiane Servizi Italia: fa il pieno di punti in casa del Matera
Autore: Lega Volley Femminile
8 Aprile 2012

Time Volley Matera-Terre Verdiane Servizi Italia 1-3 (25-22, 23-25, 21-25, 23-25)
Time Volley Matera: Cacciapaglia (Libero), Popovic 6, Donà 15, Martinuzzo 14, Blunda 4, Benefico 10, Kedilbekova 2, Tekiel 17. Non entrate: Ciotoli, Flammini e Paternoster. All.D’Onghia.
Terre Verdiane Servizi Italia: Valpiani 2, Rania 10, La Rosa 7, Do Carmo 16, Martini (Libero) 1, Lunghi (Libero), Manfredini 1, Chantava 18, Perini 2, Lapi 11. Non entrata: Sestini. All.Botti.
Note – Durata set: 23’, 27’, 23’ e 28’ per un totale di 1h.41’. Battute vincenti: Matera 6, Terre Verdiane 5. Battute sbagliate: Matera 13, Terre Verdiane 3. Muri: Matera 7, Terre Verdiane 13. Errori: Matera 29, Terre Verdiane 24.
Arbitri: Canessa di Bari e Morgillo di Napoli.

In pieno clima pasquale, sui sassi di Matera, contro il fanalino di coda Time Volley, il Terre Verdiane Servizi Italia, coglie altri tre punti d’oro.

Nel primo set della partita, perso per 22 a 25, si angoscia in ricezione, e pena in attacco, dove riesce a passare soltanto Luciana Samba Do Carmo, con il suo cuore e con la sua classe, in perenne pulsazione.
Il motivo non cambia neppure nel secondo parziale, quando coach Marco Botti inserisce in maniera definitiva, sul 5 a 2 per le padrone di casa, Eva Chantava in luogo di una Costanza Manfredini in giornata no, perché marcata molto stretta dalle dirimpettaie.

A salvare la gara, di fatto riaprendola, è stata, con i suoi servizi dall’efficacia di sciabolate, l’accoppiata Cip&Ciop, rispettivamente il secondo libero Elisa Martini e la seconda palleggiatrice Micaela Perini. Con Cip Martini in battuta, il TV Volley ha recuperato sei punti consecutivi portandosi dal 22 a 16 al 22 a 22. Con l’innesto di Ciop Perini ai nove metri, sua specialità, sul 23 a 23, la squadra parmense si è aggiudicata la frazione, grazie a due suoi ace susseguenti.

Le loro palle a effetto hanno avuto il potere pasquale di stordire definitivamente il galvanizzato avversario, di farlo crollare e di far tornare in vita le compagne.

Da lì in poi, si è messo in moto l’autentico Terre Verdiane Servizi Italia che ha stupito la Serie A2 2011/2012. Nei due set successivi, le prestazioni individuali a supporto del componimento collettivo hanno assunto incredibili proporzioni.

Il libero Lucia Lunghi ha ricominciato a raccogliere praticamente tutto. Le giovanissime centrali Chiara Lapi e Simona La Rosa hanno ripreso a fabbricare muri e a farsi trovare abbastanza pronte nell’aggredire, alternandosi agli assalti, intervallati con regolarità, di Capitan Anbeta Valentina Rania e di Samba.

A mandare letteralmente in tilt il Time Volley Matera, che, nel frattempo, ha invano provato a prendere le contromisure con l’avvicendamento tra la partente Magdalena Tekiel e Ivana Popovic, è stata, però, finalmente, con tutta la sua inaudita innata potenza, Eva Chantava, vero match winner.
Le sue diciotto realizzazioni stampigliate in faccia alle esterefatte lucane, sono tutte concentrate negli ultimi due parziali, in particolare nel quarto, tra l’altro emblematicamente concluso con una sua azione, in cui la schiacciatrice greca ha fatto quanto ha voluto.

La gara dell’ellenica ha rasentato la perfezione, per la percentuale di concretizzazione, grazie a una Bea Valpiani, in regia, la quale ha saputo comprendere la vena della sua condizione e della sua giornata, perché ha avuto tenacia a muro, con la medesima frequenza delle compagne Lapi e La Rosa, perché, anche un po’ protetta e coperta dal sistema comunitario studiato dall’allenatore Botti e dai suoi stretti collaboratori, in ricezione non si è per nulla macchiata.

Nella serata della Pasqua, l’autentica rinascita è stata proprio questa, quella di Chantava, la quale ha fatto vedere al volley rosa italico, per la prima volta in assoluto, quali sono i suoi talenti, qual è la sua stoffa.
Per la gioia unanime di una squadra la quale miete il sesto successo in sette incontri (diciassette punti complessivi), che le fan puntellare un eccezionale nono posto all’esordio in A2, distante sette lunghezze dal decimo e, soprattutto, soltanto due dall’ottavo.

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