“Questo progetto merita un futuro. Lo meritano i tifosi, per la loro passione. Lo meritano tutti coloro i quali vi stanno investendo. Se ci sarà questa possibilità, io sarò ancora qui. Dipenderà dai fondi, certo, in questo momento molto difficile, in cui – ha proclamato Marco Botti, l’allenatore del Terre Verdiane Servizi Italia, in una intervista rilasciata a Parmapress24, il settimanale gratuito distribuito a Parma e provincia ogni giovedì – la società di Serie A1 di Parma è stata costretta a vendere il proprio titolo sportivo. E’ un motivo in più per il Terre Verdiane di andare avanti. Potremmo essere la massima espressione della pallavolo a Parma“.
Si tratta di un’ambiziosa dichiarazione d’amore e d’intenti del tecnico parmigiano, il quale racconta l’annata chiusa da alcuni giorni solo a livello agonistico, perchè vivrà un’appendice nelle prossime settimane con un evento ‘ponte’ sull’avvenire, allestito da giocatrici, staff e società per garantire la prosecuzione di questo sogno.
Botti parla anche della filosofia del sorriso, che ha trascinato la gente verdiana fin su al PalaLiabel di Salsomaggiore Terme, dove il volley era pressoché sconosciuto, della riconoscenza personale all’amico Davide Zanichelli, il quale ha accettato, credendo fortemente in questa proposta, di ‘degradarsi’ nel ruolo di secondo allenatore, e delle maggiori sensazioni provate in una stagione che “non sarà più uguale l’anno prossimo, anche se non si dovesse cambiare nulla … “.
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