Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: sconfitta a testa alta in casa di Busnago
Autore: Lega Volley Femminile
23 Gennaio 2012

Acqua Paradiso Busnago-Terre Verdiane Servizi Italia 3-0 (25-22, 25-20, 32-30)
Terre Verdiane Servizi Italia: Valpiani 1, Rania, Sestini 5, Do Carmo 11, Martini (Libero) 1, Lunghi (Libero), Manfredini 9, Chantava 11, Perini, Fabbri, Lapi 8. Non entrate: La Rosa. All.Botti.
Acqua Paradiso Busnago: Bruno 11, Stacchiotti 4, Kim Mi Na 7, Lombardo 20, Rubini 6, Bellè 2, Alberti (Libero), Soraia 14. Non entrate: Comi, Rubini, Basso e Bruzzone. All.Delmati.
Note – Durata set: 25’, 26’, 32’, per un totale di 1h.23’. Battute vincenti: Busnago 7, Terre Verdiane 4. Battute sbagliate: Busnago 11, Terre Verdiane 8. Muri: Busnago 12, Terre Verdiane 5. Errori: Busnago 26, Terre Verdiane 18.
Arbitri: Turtù e Feriozzi di Ascoli Piceno

Il Terre Verdiane Servizi Italia è sceso sul campo dell’Acqua Paradiso Busnago, la squadra più in forma del momento in serie A2, insieme a Esseti-La Nef Loreto e Banca Reale Yoyogurt Giaveno, la quale arriverà a Salsomaggiore tra sette giorni, rischiando, provando a giocarsi la partita alla pari, da mission del girone di ritorno.
La sconfitta a zero non è di quelle che tramortiscono, perché doti tecniche e carattere della formazione parmense sono emerse ancora una volta, nel primo e nel terzo parziale soprattutto, piuttosto che nel secondo, vissuto molto all’arrembaggio.
La battuta d’arresto, oltre che per la forza del contendente, è maturata per la debolezza mostrata, nell’occasione, a muro in particolare, ma pure in ricezione e in difesa, mentre in attacco la leader Costanza Manfredini, stavolta, è stata sovente imbrigliata dall’opposizione dell’alta bandiera casalinga, il capitano, la centrale Benedetta Bruno, protagonista dell’incontro.
Nel sestetto iniziale é stata lanciata la giovane greca Eva Chantava al posto di Capitan Valentina Rania, con la quale si è data ripetutamente il cambio in corso d’opera, sfruttando le migliori doti difensive del Cap.
L’ellenica ha manifestato tutte le sue potenzialità offensive, risultando, in fase realizzativa, la migliore biancorossa insieme alla brasiliana Luciana Do Carmo, emersa soprattutto nell’avvincente finale concluso ai vantaggi
Nel primo parziale, terminato 25 a 22, caratterizzato, in casa parmense, dall’iniziale buona vena della Manfre e della Chantava in banda e, al centro, di Chiara Lapi, il Terre Verdiane teneva testa alle padrone di casa non perdendole mai di vista, seppur in svantaggio, superandole dal 15 a 10 al 15 a 16 quando a servizio, con le sue battute nocive, si è presentata Diletta Sestini, autrice, nel frangente, pure di un ace. Da quell’istante i binari della partita hanno momentaneamente viaggiato in perfetto equilibrio fino al 19 a 19, quando, poi, Busnago con Soraia e Gilda Lombardo ha messo in ginocchio l’assetto difensivo ospite.
Nel secondo set, perso per 25 a 20, sul Servizi Italia, nullo a muro, perforabile in ogni angolo del proprio campo, impercettibile nel martellare, con l’eccezione di qualche lampo della schiacciatrice greca, picchiato duro dalla verve di un’inarrestabile Lombardo, è letteralmente sceso il buio.
Il vano tentativo di recupero nel terzo atto, contraddistinto da tanto cuore gettato sul taraflex ma anche da tanti errori compiuti da ambo i fronti, lasciato ai vantaggi con il risultato di 32 a 30, per le ragazze allenate da coach Marco Botti è stato esemplare ed encomiabile, soprattutto per la loro proverbiale personalità ancora una volta sfoderata, accompagnato, tuttavia, dal cruccio di cinque palle set non sfruttate davanti a un’Acqua Paradiso che ormai stava mostrando segni di stanchezza evidenti nei suoi elementi di punta, Soraia e Lombardo, quasi giunte al capolinea di giornata.
Chissà cosa sarebbe accaduto, se ci si fosse portati sui due set a uno, viene da chiedersi. Con il senno di poi, però, come è noto, non si materializza alcunché.
Le supposizioni a posteriori servono soltanto se su di esse si riflette in positivo. Di conseguenza, se ben ponderate, sono utili per maturare. Null’altro dal PalaBusnago

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