Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: su ivolley l’incontro tecnico tra Orchestra del Teatro Regio di Parma e e le ragazze di Botti
Autore: Lega Volley Femminile
8 Febbraio 2012

La scintilla tra le ragazze del Terre Verdiane Servizi Italia di serie A2 e l’Orchestra del Teatro Regio di Parma (www.orchestrateatroregioparma.it e http://www.facebook.com/orchestrateatroregioparma) era sfavillata quattro mesi fa, in ottobre, all’internazionale Festival Verdi, nel piccolo teatro di Busseto, intitolato al Grande Maestro, quando il ‘club’, che fa del marketing comprensoriale una propria prerogativa fu invitata alla rappresentazione dell’opera ‘Il Trovatore’.

Al termine di quella serata, molto formale, il saluto con orchestrali e interpreti, semplicemente per una foto ricordo, si trasformò in un reciproco ospitale arrivederci sui palcoscenici delle due creatività.
Le pallavoliste avevano acquistato nuovi tifosi sugli spalti del PalaLiabel di Salsomaggiore Terme, dove giocano le proprie partite casalinghe. I professori del Regio avevano intercettato nuove ammiratrici per i loro spettacoli lirici o sinfonici.

Entrambi avevano scoperto patrimoni culturali e sociali da frequentare e approfondire, nel segno della storia del nostro territorio, perché pure lo sport è sapere, preparazione ed erudizione.

Quattro mesi dopo, ecco la prima autentica occasione di incontro tecnico tra i due estri, tra le due genialità, grazie a un’idea di ‘ivolley’, il magazine settimanale della Federazione Italiana Pallavolo, diretto da Carlo Lisi, in uscita ogni mercoledì, che vuole portare questa disciplina sportiva al di fuori dei palazzetti, facendole vivere i contesti ambientali in cui si inserisce, favorendo intrecci, proprio come è nella finalità e nella filosofia del ‘club’ parmense.

Le atlete le quali in un nevoso pomeriggio di inizio febbraio partono dal loro quartier generale di Fontanellato per raggiungere una delle culle mondiali della musica lirica, a Parma, nel capoluogo della provincia che rappresentano proprio in quel fazzoletto di terra in cui nacque e visse Verdi, attese dai musicisti dietro le quinte teatrali, in preparazione per un concerto serale.

Le divise rimangono le stesse, mentre qualche protagonista azzarda lo scambio della giacca di una tuta con quella di un frac, gli strumenti si spostano, si invertono, passano di mano, con complicità, anche la bacchetta del maestro Andrea Battiston finisce tra le dita del coach Marco Botti.

Test di palleggi, schiacciate e scivolate per recuperar la palla tricolore tra il palco reale, la teoria dei palchi più popolari e la platea. Prove di suoni e timbri sul proscenio, a sipario aperto, soffiando negli ottoni (trombe e corni) e nei legni (clarinetti, fagotti e flauti), accarezzando gli archi (violini, viole, violoncelli e contrabbassi), colpendo delicatamente le percussioni (timpani).

Per una melodia culminata nel ‘Và pensiero’ del Nabucco, tra chi ha cantato e chi ha suonato, corale e armonioso come il gioco della pallavolo, in particolare, quella femminile.

Sotto la regia del giornalista inviato a confezionare il servizio, Piero Giannico, ideatore dell’operazione, che ha porto, favorito e sostenuto e dalla disponibilità di tutti gli attori. Il video, montato dal regista Walter Perotti, il quale ha curato pure le riprese, è on line da oggi su www.ivolleymagazine.it.

Quella scintilla brillata in ottobre, al Festival Verdi, tra le pallavoliste del Terre Verdiane Servizi Italia e l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, nel frattempo, luccica più intensa e viva.

Beatrice Valpiani, la quale in campo, da palleggiatrice, detta spartito, tempi e ritmi di gioco alle compagne, confessa:”Ci siamo divertite tantissimo. Tutte. E’ stata un’esperienza molto bella, che, sinceramente, senza enfasi, ci stiamo portando dentro. Ne abbiamo continuato a parlare, con positività, subito dopo e anche in questi giorni. I ragazzi dell’orchestra sono stati gentilissimi, simpatici e pazienti nell’istruirci con gli strumenti musicali. E’ nato un bel rapporto. Alcuni di loro ci seguiranno al PalaLiabel già domenica. Noi saremo ospiti al Regio, per un loro concerto, in Primavera”.

Il fine di questa relazione si sta compiendo. Il suo riflesso si specchia nelle parole di Manlio Maggio, il responsabile di produzione dell’Orchestra del Regio.
“Lo scopo di questa simpatica iniziativa, che abbiamo accettato immediatamente, perché valida, è stato centrato: unire la musica alla pallavolo femminile, in questo caso le melodie verdiane, eccellenza della nostra terra. Tra tanti sorrisi e senza prendersi troppo sul serio, è stato – sottolinea Maggio – uno splendido spot per la pallavolo femminile, la musica d’opera e il turismo del nostro territorio. Non vorrei dire, ma il connubio Terre Verdiane Volley e Orchestra Teatro Regio credo sia destinato a proseguire valorizzando questi contenuti e questi messaggi”.

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