Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: successo contro San Vito, l’andata si chiude al decimo posto
Autore: Lega Volley Femminile
16 Gennaio 2012

Terre Verdiane Servizi Italia-Cedat 85 San Vito 3-2 (25-19, 22-25, 26-24, 21-25, 15-7)

Terre Verdiane Servizi Italia: Valpiani 2, Rania 7, Sestini 12, Do Carmo 13, Martini (Libero) 1, Lunghi (Libero), Manfredini 27, Chantava 13, Fabbri, Perini , Lapi 9. Non entrata: La Rosa. All.Botti.

Cedat 85 San Vito: Travaglini 11, Di Cecca, Bensend 17, Segalina 9, Lo Cascio 13, D’Ambros (Libero), Caputo 1, Kovacheva 20, Benato (Libero), De Lellis 4. Non entrate: Izzo e Carbone. All.Lo Re.

Note – Durata set: 26’, 26’, 29’, 27’, 12’ per un totale di 2h. Battute vincenti: Terre Verdiane 6, San Vito 7. Battute sbagliate: Terre Verdiane 6, San Vito 6. Muri: Terre Verdiane 11, San Vito 14. Errori: Terre Verdiane 25, San Vito 25. A inizio gara è stato osservato un minuto di silenzio, come su tutti i campi, in memoria delle vittime della nave incagliata sulle coste dell’Isola del Giglio.
Arbitri: Bassan di Milano e Licchelli di Reggio Emilia.

Al termine del girone d’andata del suo primo storico campionato di serie A2, il Terre Verdiane Servizi Italia, posizionandosi al decimo posto della graduatoria, scava il solco della classifica per la permanenza in questo torneo, vincendo la seconda consecutiva partita contro una diretta concorrente per la salvezza, il Cedat 85 San Vito, su cui incrementa il vantaggio, portandolo a quattro lunghezze.
Il divario con la terz’ultima formazione, il Lavoro.Doc Pontecagnano, nel frattempo, si dilata a dieci punti. Non è ancora un’ipoteca sull’obiettivo di stagione, perché dalla settimana prossima, per tre gare l’un l’altra susseguenti, si affronteranno squadre di vertice, in due occasioni, tra l’altro, in trasferta e fare cassa sarà arduo. Poco, però, ancora manca al traguardo. Basterà mantenere i nervi saldi e, in particolare, continuare a divertirsi con entusiasmo.
L’annullo su questo fondamentale successo al giro di boa porta la sottoscrizione collettiva, ma ci sono singole etichette che, come sempre, per oggettività, vanno sottolineate.
L’assoluta è quella della direzione, ovvero della regista Beatrice Valpiani, la quale, oltre a condurre su livelli stratosferici una Costanza Manfredini (top scorer di giornata di tutta l’A2, con le sue ventisette marcature) in un periodo di personale naturale affaticamento dopo un avvio di stagione dal rendimento altissimo, ha sfruttato con intelligenza, rendendola decisiva, l’inserimento, da parte di coach Marco Botti, della giovane promessa greca Eva Chantava, finalmente realizzata, ha dosato le risoluzioni di Luciana Do Carmo, e ha esaltato lo stato di forma di Capitan Valentina Rania.
La palleggiatrice romagnola ha, poi, ciliegina sulla torta della perfezione, saputo essere, come le capita ultimamente, letale, a servizio. Il riferimento non è soltanto a quei due ace sferrati, uno dietro l’altro, dalla propria mano nel secondo set, bensì alla produzione in serie di battute a effetto che hanno messo in difficoltà la ricezione pugliese, elemento da cui sono discese innumerevoli vincenti azioni verdiane.
Se il primo atto è stato convalidato dai colpi di Luciana Do Carmo, da un ace di Elisa Martini e dalle attenzioni di Rania, sia in attacco che in difesa, dove il libero Lucia Lunghi ha tenuto alta la guardia del coordinamento, il secondo è stato caratterizzato dall’imperiale ingresso, dopo un tempo di studio, nella pallavolo italiana, del nuovo acquisto, al mercato di gennaio, del ‘club’ sanvitese, l’opposto mancino di nazionalità bulgara Marina Kovacheva.
Il terzo parziale ha avuto i connotati del monopolio della Manfre, con dieci sue affermazioni, costellato da un variegato repertorio tra schiacciate in diagonale e in parallela, pallonetti e muri a uno, mente Chantava, Sestini e il Cap assurgevano al ruolo di fondamentali comprimari.
Durante il quarto tempo, purtroppo, a far pendere l’ago del match a favore delle ospiti è stato il calo d’attenzione verdiano in primis, sommato alle molte casualità, fra cui i tanti equivoci tecnici segnalati dal secondo arbitro Antonio Licchelli. Peccato, perché poteva essere vittoria piena, ma tant’è, perché il tie break, schizzo e modello di tutto l’incontro del TV Volley, non ha avuto storia alcuna.
Nella calda fase definitiva, Bea Valpiani, oltre a mettere in crisi il dirimpettaio assetto ricettivo con i suoi servizi, è stata superlativa distributrice di appelli accolti senza sprechi dalla Manfredini, dalla Chantava (suo il punto conclusivo), dalla Do Carmo e da Diletta Sestini, autrice di un ace.

Visualizza sponsor