Terre Verdiane Volley: la redenzione della Manfredini e del gruppo, ritrovare il bandolo con… Costanza
Autore: Lega Volley Femminile
23 Novembre 2012

La scorsa settimana, dopo la disfatta nel derby giocato oltr’Enza, a Cadelbosco, contro il Crovegli, negativa continuità degli ultimi due precedenti set casalinghi arrendevoli contro il Siamo Energia Ornavasso, il Terre Verdiane Volley sembrava una squadra remissiva e il suo Bomber, Costanza Manfredini, pareva lo spettro della formidabile schiacciatrice che è.

In sette giorni, al saldo pratico del risultato, la realtà può apparire solo superficialmente immutata. Domenica, contro l’IHF Frosinone, il TVV, sul parquèt amico del PalaPratizzoli di Fidenza, ha perso di nuovo a zero, ma la squadra ha ritrovato la sua combattività e la Manfre ha recuperato, per a tratti, tutte le sue qualità di demolente martello.

Certo, c’è ancora un’infinita serie di prospettive da temperare, migliorandole (sono troppi gli errori che si compiono da immaginare che si possano evitare completamente con un sol colpo di bacchetta magica). Certo, bisognerà portare ancora molta pazienza. Certo, non si dovrà osservare come un ossesso la classifica, perché è solo giocando libere da pensieri asfissianti, senza neppure farsi tremare le gambe da avversarie più quotate, che si colgono i frutti.

L’introspezione della banda verdiana racconta di questa redenzione, una sorta di emancipazione, collettiva e individuale in divenire.
“Peccato davvero per l’esito di domenica di fronte al nostro pubblico. C’è un profondo rammarico e tanta rabbia. Lo 0 a 3 non ci rende giustizia, non è un risultato veritiero, per come abbiamo giocato, con un set finito ai vantaggi e gli altri due sul loro filo. Poteva essere un 3 a 0 per noi. Abbiamo, purtroppo, commesso qualche errore di troppo nei momenti cruciali., perché anche le nostre avversarie li hanno compiuti, ma non nei frangenti decisivi. Il momento forse determinante – analizza Costanza – è stato quando, sul 15 a 9 per noi nel primo parziale, non abbiamo proseguito spedite, ma siamo calate di intensità. Contro squadre esperte come quella laziale, questi cali li paghi. Peccato, perché almeno un punto meritavamo di conquistarlo per spezzare questa serie di sconfitte, che ora sono tre consecutive e per conferirci più sicurezze, perché, alla fine, è vincere quello che conta, sono le vittorie che danno morale, anche se questa battuta d’arresto è differente da altre, dandoci alcune convinzioni”.

Sono la persuasione e la stima sulla reazione del gruppo e la valutazione sulla risposta e sulle risorse personali. La Manfredini considera, con precedenza, l’organizzazione, l’insieme e lo spogliatoio.
“Non è stato come a Cadelbosco, quando proprio non eravamo scese in campo, io per prima, anzi, io soprattutto. Contro Frosinone abbiamo fatto intravedere come siamo in grado di lottare alla pari, se lo vogliamo, con chiunque, eccetto, forse, quelle due-tre formazioni che si elevano rispetto al resto, perché in questo torneo le forze tecniche si equivalgono e basta davvero pochissimo per far pendere le sorti di un collettivo, ogni piccolo infinitesimo fattore influisce. Il campionato è molto lungo, siamo solo a novembre, bisogna pazientare. La scorsa stagione eravamo partite lanciatissime e, poi, ci eravamo affievolite. Stavolta – è persuasa l’attaccante del TV Volley – potrà avvenire il contrario, perché, non è per cercare alibi, in quanto si tratta di un dato di fatto, fino a poche settimane fa siamo state falcidiate, ciclicamente, sin da agosto, da quando ci siamo radunate, dagli infortuni. Non siamo mai partite con un sestetto uguale. Cominciamo a conoscerci adesso. Partiamo da domenica, non dal risultato ma dallo spirito mostrato. La partita con Frosinone può essere una base così come il lavoro settimanale, in cui, soprattutto dopo Cadelbosco, tocco con mano una gran voglia, la giusta forma mentis”.

Bandendo l’affissione in palestra del palinsesto del campionato (nel prossimo turno propone la trasferta di Mazzano, quindi il Pomì Casalmaggiore nel domicilio fidentino), la sua puntuale ispezione e la sua quotidiana lettura.
“A Mazzano sarà impegnativa, perché il Sanitars Metalleghe è molto forte e gioca bene, oltretutto saremo di scena in casa loro. Noi non dovremo guardare la classifica, non farci condizionare dalla graduatoria, altrimenti – esorta la Manfre – è finita. Dobbiamo pensare più a cosa facciamo noi che all’avversario di turno. Noi dobbiamo giocare e cominciare a giocare bene, la gara di domenica ha detto che i presupposti ci sono”.

Poi, c’è lei, per la quale valgono le medesime analisi sulla squadra, viaggiando parallelamente, di pari passo. Dall’astrusa mediocrità di Cadelbosco al primo set con le ciociare, con quel 71% di rendimento offensivo e con quei dieci punti individuali, realizzati in ogni modo, in particolare con devastanti pipe. Fiammata, successivamente attenuatasi nel corso della gara, segnale, in ogni caso, per la potenza e la varietà di colpi manifestate, di inalterate peculiarità personali.
“La settimana dopo Cadelbosco è stata molto particolare, anche per me, personalmente, all’indomani di un derby davvero brutto in cui sono stata inguardabile. Nei giorni successivi mi hanno aiutato tantissimo in famiglia, coach Marco Botti e le mie compagne Valentina Rania, il nostro capitano, e Luciana Do Carmo. Mi hanno fatto superare quella paura di non sapere più attaccare, anche con gli interventi più semplici, che cominciava ad assalirmi. E’ stato come ricominciare, un po’ come per tutta la squadra. Quel mio primo set stratosferico – confida il Bomber – mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, comprendere che la Manfre ancora c’è, e avere la percezione reale della fiducia totale di tutte le mie compagne. Quando incorro in giornate come quella di Cadelbosco è fondamentale che impari a gestirmi, a limitare i danni, a non focalizzarmi, intestardendomi, su un particolare errore. Insomma, devo saperle affrontare con intelligenza ed equilibrio”.

Già, perché Costanza Manfredini dalla passata annata agonistica a oggi, escludendo la brasiliana Soraia Dos Santos, non più tra le fila di un organico del torneo, è, con 528 punti, la quarta schiacciatrice più prolifica della Serie A2, la terza italiana, dietro soltanto alla croata Sonja Percan (644, tra Montichiari e Frosinone), alle connazionali Valeria Rosso (636, tra Santa Croce e Novara) e Valentina Zago (569, ancora al Pomì).

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