Che fosse una trasferta insidiosa lo si sapeva, così come forte era la convinzione che alla Nuvolí Altafratte Padova servissero più giornate di campionato per prendere le misure alla nuova categoria.
La trasferta di Montichiari in casa di una Banca Valsabbina Millenium Brescia, anch’essa reduce da un ko al quinto set nella prima giornata di campionato, conferma i timori della vigilia con la Nuvolí Altafratte Padova costretta a soccombere col più netto dei risultati.
Tre set quasi in fotocopia quelli visti al PalaGeorge di Montichiari, con una squadra locale in grado di imporre il proprio ritmo sin dalle prime battute, un’accelerazione sin dall’inizio nel primo set e più allunghi nelle ultime due frazioni, le uniche nelle quali la squadra padovana ha saputo rispondere a tono all’inizio bresciano.
E se la Banca Valsabbina riesce a mettere in campo un pò tutta la sua batteria di attaccanti, in grado di attaccare ogni tipo di pallone, con giocatrici abili nella difesa e nel contrattacco, alla Nuvolí e rispetto alla gara interna contro Città di Messina, manca l’approccio deciso di sette giorni prima, quello che per due set aveva annichilito Messina, o forse le padovane ci provano anche, trovando però una squadra locale che non si lascia scalfire ma che va per la sua strada sino al 3-0 finale.
Coach Rondinelli parte con una formazione un pò meno arrembante del solito, preferendo Pasa a Trampus, forse nel tentativo di opporre una linea di ricezione più equilibrata, mossa che però non crea l’effetto sperato, ben presto entra in campo prima la stessa Trampus imitata poi nel corso del match da tutte o quasi le atlete del coach astigiano, che però non riescono a contrapporsi alla forza delle bresciane.
Una sconfitta netta che non cancella la bella prova di sette giorni prima ma che nel contempo conferma il fatto che nelle prossime settimane e mesi la Nuvolí AltaFratte Padova dovrà lavorare su parecchi fronti. Un aspetto che trova d’accordo coach Vincenzo Rondinelli:
“Questa sera abbiamo visto una squadra che gioca una pallavolo d’alto livello, veloce e con una qualità assolutamente buona. Era quello che ci aspettavamo da giocatrici in grado di gestire tutte le situazioni, da quelle più semplici a quelle più complicate. Da parte nostra, pur non giocando una bella pallavolo, abbiamo saputo rimanere aggrappati a Brescia, a tradirci sono stati i troppi momenti di pausa che contro una formazione costante come quella avversaria si pagano duramente. Abbiamo affrontato una delle squadre in possesso del gioco più veloce e abbiamo ottenuto parecchie indicazioni che dovremmo mettere in pratica nel lavoro di questa settimana”