Una bella myCicero non sfigura al cospetto dell’Igor Novara
Autore: Volley Pesaro
22 Ottobre 2017

MYCICERO – IGOR 0-3 (19-25; 19-25; 19-25)

MYCICERO PESARO: Bokan 1, Olivotto 6, Van Hecke 7, Nizetich 14, Aelbrecht 4, Cambi 4; Ghilardi (L) Baldi 1, Carraro 1, Arciprete 1. N.e. Bussoli, Lapi: . All.: Bertini.

IGOR NOVARA: Piccinini 6, Chirichella 6, Skorupa 2, Plak 15, Gibbemeyer 7, Egonu 25; Sansonna (L), Enright, Zannoni. N.e.: Vasilantonaki, Camera, Bonifacio. All.: Barbolini.

ARBITRI: Sessolo e Satanassi.

myCicero: battute sbagliate 7, battute vincenti 2, ricezione 66% (prf. 50%), attacco 30%, errori 13, muri 8.

Igor: battute sbagliate 8, battute vincenti 7, ricezione 82% (prf. 60%), attacco 44%, errori 18, muri 10.

Note: la presidente Barbara Rossi ha omaggiato le ex Chirichella e Gibbemeyer con una rosa.

PESARO – Davanti a 1.500 spettatori festanti l’Igor Novara ha fatto pesare tutta la sua classe, e una Egonu di un altro pianeta (terminerà la partita con 25 punti e il 57% in attacco) al cospetto di una bella myCicero, mai doma ma ancora bisognosa di amalgama visto che Bertini ha avuto a disposizione l’intero organico solo da martedì.

Avvio equilibrato con Nizetich e Egonu sugli scudi con 3 punti a testa nei primi 9 delle due squadre. Due muri consecutivi di Novara (Chirichella e Plak) spezzano la parità dando due punti di vantaggio alle ospiti, che diventano 4 con un attacco out di Nizetich che costringono Bertini a chiamare time out (10-14). Pesaro non si arrende e con due muri consecutivi (Aelbrecht e Cambi – ndr) riduce lo svantaggio (13-15) costringendo, questa volta, Barbolini a fermare il gioco. Novara mantiene il vantaggio e due punti consecutivi di un’incontenibile Egonu costringono la myCicero a ricorrere nuovamente al time out discrezionale (15-19). E’ la fuga decisiva: la Igor controlla e si porta sull’1-0 con la sua fuoriclasse Egonu (chiuderà la frazione con 12 punti e il 73% in attacco).

Parte bene la myCicero nella terza frazione (3-0) ma Novara è sul pezzo e con due ace consecutivi di Plak ribalta la situazione (5-6). Dai 9 metri, e sempre con l’olandese, la Igor piazza un parziale di 9-0 (da 3-5 a 12-5). Pesaro ha un sussulto di orgoglio e con tre punti di fila, con Cambi in battuta, prova a rientrare nella frazione (da 7-14 a 10-14) costringendo Barbolini a fermare il gioco. Piccinini e compagne cercano di controllare il set: Bertini cambia la diagonale opposto-palleggiatrice e Carraro, appena entrata piazza un ace (16-19). Le ospiti, quando sentono il fiato sul collo di Nizetich e compagne, si affidano all’opposto della Nazionale azzurra che non sbaglia un colpo. Un’invasione rossoblù regala il doppio vantaggio alle piemontesi.

Terzo parziale con Arciprete che viene confermata nel sestetto pesarese (era entrata nella seconda frazione al posto di Bokan). Le squadre procedono punto a punto fino all’8 pari decretato dal Video Check per un tocco del muro di Novara non ravvisato dagli arbitri su attacco di Arciprete. La stessa attaccante romana sbaglia però la battuta e due muri di fila di Plak fanno raggiungere il massimo vantaggio (+3) a Novara (11-8). Le ragazze di Barbolini tentano la fuga e arrivano fino a +6 con un errore di Pesaro (18-12). Match finito? Macchè! La myCicero è viva e piano piano risale la china piazzando un parziale di 6-1 (da 12-18 a 18-19 con Egonu che spara out un attacco) e avrebbe anche la palla del pareggio ma un malinteso tra Cambi e Ghilardi regala il punto numero 20 alle ospiti e, di fatto, la partita. Poiché, dopo il time out di Barbolini, la Igor si rimette in moto e chiude con un errore in attacco di una comunque positiva Nizetich.

“E’ stata una bella partita – commenta alla fine lo stesso capitano rossoblù – Potevamo fare meglio con il fondamentale della battuta e in attacco ma è da considerare che stiamo lavorando insieme solo da pochi giorni e di più, al cospetto delle campionesse d’Italia, non si poteva fare”.

“Per essere la prima trasferta, direi che abbiamo fatto bene – commenta Plak – Sta crescendo l’intesa e giocare con queste compagne è meraviglioso perché c’è tanta voglia di lavorare”

 

 

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