Under 14: l’Ottica Padrin Vicenza si conferma campione provinciale
Autore: Lega Volley Femminile
16 Marzo 2009

Ottica Padrin Vicenza – F.B. Immobiliare 3-2
(25-17,18-25, 18-25, 25-18, 15-3)

Ottica Padrin Vicenza: Bernardi, Cecchetto, De Bardi, Farina, Fortuna, Guerra, Ifarajimi, Mantoan, Poletto, Piano, Selle, Zanchetta. All Tagliabue

Arriva il secondo titolo provinciale in casa Joy Volley, quello conquistato a Sovizzo della formazione under 14 allenata da Dario Tagliabue, Diego Gorlin, Lisa Gaiarsa e Vittorio Rizzi.
La “promsessa-profezia” fatta un anno fa da coach Tagliabue è stata dunque mantenuta: “Questo progetto va avanti da due anni, sono tutte giovani del vivaio. L’anno scorso abbiamo perso le semifinali per un punto ed io avevo detto alle ragazze che non sapevo chi le avrebbe allenate il prossimo anno, ma che comunque io sarei stato in tribuna a vederle vincere il titolo provinciale. Ho avuto la possibilità di farlo dalla panchina e questo è stato ancora più bello”.
Un successo che per come è arrivato vale anche doppio, visto che l’Ottica Padrin, dopo un buon inizio, si era fatta surclassare dalle avversarie del S.Paolo, che si erano portate sul 2-1 nel conto set. Nel quarto parziale le biancorosse sono partite a razzo, ma il F.B. Immobiliare ha recuperato nella fase finale otto lunghezze di svantaggio, cosa che facilmente avrebbe messo ko un’altra squadra, ma non Vicenza, che ha reagito alla grande e da quel momento in poi non ha lasciato via di scampo alle avversarie: l’Ottica Padrin ha messo a segno 22 punti, le avversarie solamente 3.

L’Ottica Padrin vicenza è scesa in campo con De Bardi e Guerra al palleggio, Ifarajimi, Mantoan, Fortuna e Farina in attacco.
La partita è iniziata in modo equilibrato, con le biancorosse che sono riuscite a mettere la testa avanti per la prima volta sul 10-9; a questo punto è poi iniziata l’accelerazione dell’Ottica Padrin, che ha incrementato fino al 25-17.
Al ritorno in campo il S.Paolo fa subito capire le sue intenzioni ed inizia a mettere in difficoltà le vicentine specialmente in ricezione; l’Ottica Padrin si innervosisce e commette così qualche errore di troppo, costringendo Tagliabue al time-out sull’8-13. Lo svantaggio delle biancorosse arriva a toccare quota -6, poi inizia la rimonta e con buone battute e qualche errore delle avversarie. Vicenza riesce a portarsi a ridosso delle gialloblu (18-19), ma qui arriva un totale black out ed il set si chiude sul 18-28.
Al ritorno in campo l’equilibrio è regnato sovrano, poi l’Ottica Padrin ha avuto un momento di confusione che ha portato le avversarie sul +3, pochi scambi ed il divario aumenta a cinque lunghezze. La F.B. Immobiliare continua per la sua strada fino all’11-21, nonostante l’ingresso in campo di Zanchetta al posto di Mantoan; il divario ormai è incolmabile e le avversarie si aggiudicano anche il terzo set.
Coach Tagliabue inverte le palleggiatrici, rimanda in campo Mantoan e conferma Zanchetta al posto di Fortuna, adottando anche alcuni cambiamenti tattici: Farina attacca sempre da posto 2 o 4, Mantoan sempre in 3. L’ordine a De Bardi e Guerra, inoltre, è stato quello di alzare le palle con la massima precisione possibile e di smistare di più il gioco, senza insistere sempre con la stessa giocatrice; a tutte, poi, è stato chiesto di sbagliare meno al servizio. Il risultato è stato che nella quarta frazione di gioco la musica è cambiata: Vicenza è partito a razzo, giocando bene in tutti i reparti e facendosi vedere anche a muro: 4-0, 7-1 e 11-3. Poi però la concentrazione è leggermente calata e le avversarie hanno iniziato la loro rimonta, rosicchiando pian piano il vantaggio delle biancorosse ed impattando a quota 18. L’Ottica Padrin non si è però demoralizza e con un break 7-0 ha conquistato il tie-break, che è stato poi tutto un monologo biancorosso: un 15-3 senza storia.

” Sapevo che il S.Paolo era una buona squadra – esordisce coach Tagliabue – e ci siamo preparati alla partita allenando soprattutto ricezione, difesa e battuta. Non ero tanto preoccupato per la partita ed anche le ragazze erano abbastanza tranquille e siamo partiti bene facendo quello che dovevamo fare: abbiamo battuto bene, ricevuto ed attaccato. Secondo me le avversarie hanno battuto al massimo delle loro capacità, mentre noi abbiamo “fatto il compitino”. Non abbiamo mai avuto difficoltà in under 14, le abbiamo avute in terza divisione e nei tornei… e forse per questa convinzione la partita ha preso un’altra piega: il S.Paolo è cresciuto in ricezione, noi siamo calati in ricezione e forse le palleggiatrici hanno cercato un po’ troppo Farina , dando a lei delle palle staccate da rete quando in vece avrebbero potuto alzare bene alle altre. Il terzo lo abbiamo perso con lo stesso punteggio, ma in realtà eravamo stati sotto di dieci punti e non capivamo più niente, erano totalmente fuori dalla partita. Lì me la sono vista brutta e non stavo più pensando a quel set, cosa che non si dovrebbe fare, ma stavo pensando a modificare qualcosa e ho messo dentro Zanchetta per farla scaldare per il set successivo. Il piccolo recupero verso la fine ci ha caricato per il set successivo e quando siamo stati sul 16-10 ho pensato che se fossimo stati al tie break avremo vinto… e poi così è stato. Farina aveva sbagliato qualcosa nei primi set, ma alla fine del quarto e nel quinto non ha più sbagliato un colpo e tutte le altre ragazze le sono andate dietro. Nel quarto set secondo me è stata fondamentale l’esperienza che abbiamo fatto finora con la terza divisione: lì i tie break li abbiamo persi tutti, ma lottando fino alla fine… Aver già subito questo stress è molto d’aiuto quando poi arrivano le partite importanti; dal punto di vista psicologico secondo me siamo stati avvantaggiati da questo.
E’ stata una finale sofferta e non abbiamo giocato benissimo, questo lo devo ammettere – continua il tecnico biancorosso – Da martedì si torna in palestra e si ricomincia a lavorare sulla difesa, che ora cambierò: il nostro è un percorso di crescita, siamo partiti con tre palleggiatori e ora siamo passati a due; abbiamo giocato con il muro a uno ed ora passeremmo a raddoppiarlo “.

E per concludere una piccola curiosità: “Anche noi allenatori abbiamo bisogno di caricarci prima della partita ed io è due volte che prima di uscire da casa guardo il video di quando il Palermo dopo 31 anni era tornato in serie A… Quel video, che dura una mezz’oretta, mi ha dato una carica enorme. Infine grazie a Vittorio, a Lisa e a Diego, che sono i miei secondi, anche nel nostro modo di lavorare non c’è un secondo, ma tanti primi, perchè le ragazze a volte lavorano con me altre con loro; anche Michele Marchiaro viene un giorno in palestra con noi… è uno staff che lavora, non c’è un allenatore ed alla fine il lavoro paga”.

Le giovani biancorosse aspettano ora che sia stilato il calendario della fase regionale e avranno un po’ di meritato riposo: si torna in campo il 5 aprile.

Visualizza sponsor