Ottica Padrin Vicenza – Anderlini Sassuolo 3-2
(21-25, 38-36, 23-25, 25-12, 15-6)
Ottica Padrin Vicenza: Zecchin 6, Bertacco, Marcolina 1, Radovanovic ne, Dal Lago, Milocco 13, Ensabella (L), Gomiero 22, Levorin 18, Povolo 16, Vezzaro ne, Assirelli 18. All. Marchiaro – Nica.
Anderlini Sassuolo: Montanari 8, Gennari 4, Balboni 5, Lancellotti 2, Tenza 11, Saguatti 12, Levoni 11, Manni 15, Ferrari 2, Piccinini 2, Dainotto ne, Rastelli (L), All. Di Toma
È scudetto. Vicenza torna sul trono d’Italia a livello giovanile per la
terza volta dopo i successi del 2003 e del 2005 con il titolo nazionale vinto a Loano dall’Ottica Padrin Vicenza under 18; un trionfo sofferto, giunto al tie-break termine di una finale infinita, in cui le biancorosse hanno sempre rincorso Sassuolo che ha avuto in mano più volte la palla del 2-0 nel secondo parziale, ma che dal quarto set in poi è praticamente scomparso sotto i colpi di Milocco e compagne. Vicentine superiori in tutto: battuta (17 ace), ricezione, attacco e muro (15 stampi) e aiutate anche dalla sfortuna di Gennari, l’attaccante più temuta dell’Anderlini messa fuori causa da un infortunio al ginocchio nel corso del primo set. Davanti a un pubblico da serie A1 con molti tifosi biancorossi al seguito il pallone decisivo attaccato da Povolo ha dato il via alla grande festa di queste ragazze straordinarie, d’argento alla Girl League due settimane fa e ora capaci di cucirsi sul petto lo scudetto riservato alla squadra Campione d’Italia. È il quinto personale per coach Peppe Nica, il primo per Michele Marchiaro nella veste di primo allenatore, il terzo in cinque anni per le giovanili della Minetti Infoplus Vicenza. Grandissima gioia anche per Irene Gomiero, autentica trascinatrice e premiata come Miglior Giocatrice del torneo ligure.
La storia della partita. Vicenza va in campo con Zecchin in palleggio, Gomiero opposta, Povolo e Milocco di banda, Levorin e Assirelli centrali, Ensabella libero. Anderlini schiera l’alzatrice Balboni opposta a Tenza, Saguatti e Gennari laterali, Ferrari e Levoni al centro, Rastelli libero.
L’Ottica Padrin parte contratta e subisce in ricezione, faticando nei primi cambi palla (1-7). Dopo il time-out di Marchiaro, Gennari si fa male al ginocchio cadendo da muro; l’infortunio è serio e al suo posto c’è
Montanari. La rimonta non è fulminea perché Vicenza continua a pasticciare e due svarioni arbitrali innervosiscono le biancorosse; sul 7-16 seconda sosta comandata dal coach berico e non è mai troppo tardi per provarci: Assirelli alza il muro, per Sassuolo si chiudono le porte. Il turno di battuta di Gomiero è quello che fa più danni e porta quasi alla collisione (18-19), dopo un giallo arbitrale: Di Toma vorrebbe sostituire Montanari, il secondo arbitro concede il cambio ma viene smentito dal primo e dal delegato. Nel caos totale l’Anderlini interrompe il break negativo con Saguatti e corre fino al 21-25.
Nel secondo Di Toma sposta Tenza in posto quattro e schiera Manni opposta.
Conducono ancora le emiliane, soprattutto grazie agli errori berici (5-8).
Sassuolo ha l’attacco spuntato e per un po’ resiste con le invenzioni del suo palleggiatore; Vicenza impatta con Levorin sul 10 e poco dopo sorpassa con l’ace della centrale (12-11). Balboni insiste su zona due e l’Anderlini tiene botta, sorprendendo in più occasioni la difesa berica (15-17). Le biancorosse continuano a regalare e l’ace di Piccinini è quasi una sentenza (17-23). Entra Bertacco su Zecchin, l’Ottica riparte e Levorin mette l’ace del -1, Gomiero quello della parità (24-24) Povolo firma il sorpasso.
Doppio cambio sassolese e si va ai vantaggi con Vicenza avanti. L’Anderlini chiude il doppio cambio e potrebbe chiudere anche il set, ma Milocco impatta (28-28). Succede di tutto, sorpassi e controsorpassi; dopo 43 minuti di gioco l’attacco di Saguatti in rete pareggia il computo dei set (38-36).
Passata la grande paura l’Ottica Padrin prende bene tempi e misure agli attacchi avversari, che si infrangono sulla barriera biancorossa (8-5).
Sassuolo però è sempre pronta ad accogliere i regali vicentini che
puntualmente arrivano (8-10, 9-14, parziale di 1-9). Out Povolo, entra Marcolina che trova il cambio palla. Si prosegue con molti errori; l’Anderlini sale per prima a quota 20 con un triplo vantaggio, ma Levorin non ha paura di mettere palla a terra: 20-21.
Il muro di Levoni vale tre set point (21-24) e il rientro in campo di
Povolo; le ragazze di Marchiaro risalgono fino a 23 ma devono arrendersi sull’attacco di Montanari che trova le mani alte del muro.
Per Vicenza è l’ultima possibilità e le biancorosse iniziano il parziale
stile carro armato: 7-0 con tre ace di Gomiero. Sassuolo finisce già i
time-out, ma la furia dell’opposta non si placa: palla rigore di Assirelli prima del quarto ace di Gomiero: applausi per lei e quasi mezzo set vinto sul 9-0. Non bisogna lasciare briciole di speranza alle emiliane: Assirelli esplode i suoi centimetri a muro (11-2). Sassuolo ci prova di potenza, ma prende solo grandi pacche e riceve con il 12% di positività; sul 20-7 si pensa ormai al tie-break che non tarda ad arrivare: 25-12 e scudetto che viene deciso al quinto set.
Il primo punto è per Sassuolo (battuta sbagliata di Levorin), Povolo in attacco e Zecchin a muro dicono 3-1. Si sbaglia molto, soprattutto in battuta e il gioco non dispiace a Vicenza che conduce (5-3). La ricezione emiliana continua a soffrire, l’Ottica Padrin gira il campo avanti 8-4.
Milocco attacca, Gomiero mura, Zecchin prolunga il suo turno al servizio: 10-4. L’ace di Levoni serve a poco; Levorin spara missili in primo tempo, Gomiero mette ancora bene le mani sull’attacco di Montanari: 12-6.
L’Anderlini non va più giù, Povolo attacca sul muro avversario e il
pallone non difeso porta l’Ottica Padrin Vicenza in paradiso.