Un encomiabile Montecchio, privo di Mazzon e Botezat, cede per 1-3 nel big match contro Macerata, dopo una partita combattuta, in cui i dettagli nei momenti cruciali hanno orientato la gara in favore delle lucide ragazze di coach Saja. Ammirevole però l’atteggiamento della squadra di Buonavita, che ha venduto cara la pelle anche nelle situazioni più complicate, rendendo la contesa assolutamente equilibrata.
Lo conferma il primo set, con le due squadre che procedono punto a punto. Poi Korhonen, Bolzonetti e Fiesoli indicano la via della fuga e Macerata sembra entrare in modalità gestione con un costante vantaggio di 4 punti. L’Ipag non vuole però farsi domare e, dopo uno scambio in cui difende l’impossibile, Bellia inventa un colpo profondo di qualità eccelsa, che infonde fiducia nella formazione di casa. Non bastano però le sfuriate di Mangani e Caruso: un gran diagonale di Bolzonetti chiude il set 23-25.
La rimonta sfiorata sprona ulteriormente Montecchio che, nel secondo set, si porta sul +5 con grande fluidità. Un triplo ace di Bolzonetti rimette in gara Macerata, ma Arciprete e Carraro ristabiliscono le distanze. Poi il muro ospite cresce e Fiesoli acciuffa la parità: si arriva così ai vantaggi, dove succede di tutto. L’UVMM attacca con violenza, Macerata stringe i denti e risponde colpo su colpo. Tra scambi spettacolari e strenue difese, il set sembra poter continuare in eterno, finché non sale in cattedra Alessia Mazzon: con un primo tempo e una fast scrive il definitivo 31-33.
La squadra di coach Buonavita ha il merito di non farsi condizionare dalla mazzata psicologica di 5 set point annullati e gioca un terzo set di cuore ed intelligenza. Non si fa scoraggiare dal massimo vantaggio di Macerata (9-14), si riorganizza con efficacia e sfinisce le avversarie a suon di block out: sul 22-22 a fare la differenza sono Arciprete e Mangani, per il 25-22 della speranza.
Si va dunque alla quarta frazione, che è inaugurata da un testa a testa continuo per ogni singolo punto. A metà set Montecchio pecca però di precisione e Macerata ne approfitta per portarsi sull’11-15. Le padrone di casa, ancora una volta, non mollano e, trascinate da una Caruso furente, rientrano in extremis per allungare la gara al tie-break. Ma, sul più bello, un rimpallo sfortunato tra la stessa Caruso e il muro arancio-nero decide il match: il tirato 23-25 concretizza l’1-3 per la capolista.
Mangani, a partita terminata, sottolinea lo spirito coriaceo di Montecchio: «È stata una partita intensa, degna di uno scontro tra prima e seconda. Ci sono stati alti e bassi, ma abbiamo sempre lottato fino all’ultimo punto. Macerata ci ha messo in difficoltà, però noi non moriamo mai e l’abbiamo dimostrato anche oggi. Peccato per qualche errore commesso, ora voltiamo pagina e continuiamo a lavorare».