Verona Volley Femminile: ko con Chieri, arriva la retrocessione in B1
Autore: Lega Volley Femminile
26 Aprile 2011

Parziali: 21-25, 17-25, 14-25.

Verona Volley Femminile: Stacchiotti 7, Arioli, Magnelli 2, Rossini 1, Gentili 12, Trabucchi 3, Crepaldi 7, Marcone, Alberti (libero), Castiglione 6, Shopova 8. Marcone. N.e. Moschini.
Famila Chieri: Cortese 9, Borgogno 9, Mautino, Giogoli 2, Arimattei 8, Sorokaite 17, Pavlovic 8, Borri (libero). N.e. Zetova, Colombi, La Rosa, Zauri.

Battute errate: Verona 5, Chieri 1.
Battute punto: Verona 3, Chieri 4.
Muri: Verona 4, Chieri 14.
Attacchi: Verona 32%, Chieri 35%.
Ricezione perfetta: Verona 53%, Chieri 44%.

Il Verona Volley perde con il Chieri e retrocede in serie B1. Anche una vittoria sabato non avrebbe cambiato il corso delle cose, data la vittoria di Forlì in casa con Giaveno, tuttavia come dichiarato dal generale manager Gainelli a fine partita “mi sarebbe piaciuto terminare con una vittoria o perlomeno con una sconfitta onorevole, insomma mi aspettavo un lampo d’orgoglio dalle ragazze che però non c’è stata. Retrocediamo e non recriminiamo nulla, Forlì ha meritato la salvezza perché ha dimostrato a differenza nostra di essere squadra. Ora presenteremo domanda di ripescaggio e il progetto volley a Verona continua, anche col settore giovanile. Il risultato sportivo è negativo, ma non quello societario”.
Quanto alla partita non c’è stata storia, scariche Crepaldi e compagne, senza troppa convinzione. Così a una Chieri rimaneggiata e con la testa già ai play off è bastata una prestazione ordinaria per portare a casa un 3-0 mai in discussione. Sconsolato coach Guidetti a fine gara: “Abbiamo giocato le 5 scontri diretti quest’anno senza uno dei due nostri martelli titolari, prima Shopova e poi Crepaldi, giocatrici che una squadra come la nostra non può concedere a nessuno. Io spero di rimanere, a Verona con la società ho sempre potuto lavorare sereno e senza intromissioni. Spero che il progetto, forse ancora in A2 grazie al ripescaggio, possa ripartire da me e dal ds Stefano Condina”.

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