Ultima gara di questo 2005 per la
Virtus Roma, chiamata ad affrontare domani alle 20.30 la capolista Rebecchi Rivergaro Piacenza. Trasferta sulla carta proibitiva contro una delle formazioni più accreditate di questo campionato, reduce dalla sua prima sconfitta stagionale maturata domenica scorsa per mano della Marche Metalli Castelfidardo, ma pur sempre al comando della classifica di A2 femminile.
Incontro difficile per le virtussine sia sul piano tecnico che mentale.
Dopo la sconfitta casalinga di domenica contro la Unicom Starker Kerakoll Sassuolo c’è la necessità di tornare a giocare con determinazione e carattere, qualità mancate proprio nell’ultima gara disputata. Contro Sassuolo, infatti, le giallorosse hanno dimostrato di poter giocare alla pari fino a quando, alle prime difficoltà, si sono lasciate sopraffarre dal nervosismo perdendo lucidità e coesione di squadra indispensabili per sperare di impensierire la corazzata emiliana.
La gara di domani sarà un nuovo e duro banco di prova per le ragazze di Cristofani, chiamate a cercare di ottenere un risultato positivo che porti ulteriori punti in classifica prima della pausa natalizia. Davanti si troveranno una squadra di buona levatura media con alcune punte come la nazionale polacca campione d’Europa Przybysz e la nazionale bulgara Elena Koleva assente però negli ultimi due incontri per un infortunio alla caviglia.
La Virtus per conto suo potrà contare su una Savostianova che negli ultimi incontri ha dimostrato di aver trovato finalmente una buona intesa con la squadra, diventando uno degli altri terminali offensivi di rilievo del sestetto romano e sulle due statunitensi Cawford ed Arrington troppo altalenanti e nervose nella gara contro Sassuolo.
Con questo incontro si chiude il dittico tanto atteso in casa Virtus per comprendere il vero spessore di questa squadra. Un’altra sconfitta senza punti condannerebbe la compagine romana ad un ruolo di comprimaria ed a lottare per il solo obiettivo della salvezza. La conquista, invece, di qualche punto, dimostrerebbe che la squadra è all’altezza di giocare e divertirsi con tutte le avversarie allontanandosi ancor più dalla zona salvezza e non perdendo troppo di vista le zone nobili della classifica.