“Chiudere la partita e leggere a referto che hai difeso con il 95% di percentuale è sicuramente un dato che da enorme soddisfazione, anche perché è statistica rara da vedere a queste latitudini e ancor più raro che a realizzarla sia stata un libero novellino come me”. Comincia così la nostra chiacchierata con Federica Barone, libero, bandiera, anima della Volalto, giocatrice in cui si sposano perfettamente doti tecniche a sano ardore agonistico.
“Nulla si improvvisa – riprende la rosanero – sto lavorando sodo settimana dopo settimana. Coach Giandomenico mi sta dando tanta fiducia ed io voglio ripagarla, magari – aggiunge tra il serio ed il faceto – arrivando al 100% chi può dirlo?.
E’ al suo primo anno in serie A. il sogno di una vita coronato con la maglia della sua città, con la maglia della sua società, la sua seconda pelle.
“All’inizio non è stato semplice – confessa Federica – la categoria nuova, e dei problemi fisici, mi avevano non poco condizionato. Solo dopo Natale sono entrata in piena forma. Il salto di categoria si è fatto sentire. Non è stato semplice intraprendere questo percorso. Tanti impegni e concentrazione massima sia in palestra che durante le partite. Devo migliorare nelle grandi, come nelle piccole cose. Volentieri mi sto affidando al coach ed al preparatore, mi fido di loro, ma, soprattutto, sento la loro fiducia e mi piace il lavoro che svolgono. Evidentemente, in me, qualcosa di buono lo avranno pur visto. Non posso deluderli, non posso deludere me stessa. Questo sport è la mia vita, farò di tutto per migliorarmi, per essere all’altezza della serie A, ma, soprattutto, per essere al servizio della mia squadra”.
Come le compagne anche il libero rosanero ha salutato la vittoria contro Rovigo come una liberazione “Era come se si fosse creato un blocco – spiega – un qualcosa di oscuro che si ripresentava ogni domenica. Allenamenti serrati, intensi, preparazione meticolosa del e delle nostre avversarie, ma la vittoria niente. Ottime prestazioni con punti a Milano e Soverato, gara alla pari con Monza, ma di concreto nulla. Per questo era serpeggiata la paura di non potercela fare, di non saper chiudere le sfide, appunto, un blocco. Era solo una paura, il lavoro della settimana, alla fine ci ha ripagato”.
Un successo giunto contro la finalista di Coppa Italia in un palazzo colmo di calore e davanti le telecamere di Rai Sport 2.
“E’ stato emozionante vedere l’entusiasmo dei nostri tifosi, bellissimo riprovare l’ebbrezza della vittoria dopo tanto, troppo tempo. Sono convinta, l’energia positiva di domenica scorsa ci accompagnerà sino al termine della stagione”.
A cominciare dalla doppia sfida con Piacenza e Filottrano.
“Scontri diretti importantissimi, partite che quasi sicuramente andranno a scrivere ufficialmente il fondo della classifica. Dobbiamo vincerle entrambe. Piacenza ha ripreso forza, è un team in forma capace di battere anche squadre d’alta classifica come Bolzano, Trento e Aversa. Sicuramente non è la stessa formazione superata all’andata. Quindi, attenzione. Ora ci siamo sbloccate, stiamo prendendo sempre più consapevolezza dei nostri mezzi, siamo unite e pronte a lavorare con grande impegno in palestra. Insomma, in poche parole, lotteremo sino alla fine”. Così parlò Federica Barone, la bellezza di essere…libero!