Dopo due e giorni e mezzo di meritato riposo è ripresa nella mattinata odierna la preparazione della Volalto. La squadra si è ritrovata alle 10:30 agli ordini di coach Monfreda per una intensa seduta atletica alternata ai pesi. Come sempre sereno l’ambiente. Volti rilassati dopo la mini vacanza e tanta voglia di stare insieme in campo e fuori. Obiettivo: cementare il gruppo, rendere anche questa nuova annata l’ennesima esaltante pagina di storia sportiva del club.
In serata la squadra si ritroverà al palazzetto per dare spazio al pallone ed alla tecnica. In programma esercizi per la gestione del cambio palla. Insomma si lavora a pieno regime si da farsi trovare pronti per l’esordio in campionato previsto il 2 novembre a Vicenza contro l’Obiettivo Risarcimento.
Sabato pomeriggio, intanto, è stata fissata la seconda amichevole stagionale. Ancora una volta in trasferta. La Volalto sarà di scena ad Arzano contro la Marianna Guerriero Arzano. Un test più che attendibile visto il valore della formazione bianco blu tra le cui fila, da questa stagione, milita da anche l’ottima Martina del Vaglio.
“Ben vengano queste partite – afferma il libero rosanero Federica Barone – in questa fase della preparazione avere la possibilità di giocare, di confrontarsi con avversari, è un modo per vedere i progressi fatti, perfezionare sempre più l’amalgama, cominciare ad assaporare l’odore delle sfide agonistiche, ma anche capire i punti sui quali bisogna lavorare durante gli allenamenti. Arzano è una rivale più che degna che certamente sarà in grado di impegnarci”.
Un mese di allenamento, il forte libero traccia un piccolo bilancio.
“L’ambiente è sereno. In noi regna tanta curiosità circa il torneo che ci attende. Siamo molto determinate e concentrate su quel che ci dice di fare il coach. Affrontiamo ogni allenamento con la giusta serietà, ma sempre accompagnata dal sorriso della spensieratezza. Rispetto a giugno la squadra è stata molto rinnovata. Sono arrivate giocatrici decisamente forti con le quali abbiamo subito legato. Percan e Dos Santos, ad esempio, sono atlete di notevole spessore. La loro professionalità, esperienza e tecnica sono fonti alle quali conviene sempre attingere. Certo, abbiamo bisogno di perfezionare alcuni meccanismi in campo, ma questo è un dettaglio che il tempo riuscirà a colmare”.