
Smi Roma Volley
12/03/2025
La SMI Roma Volley vince la CEV Challenge Cup 2025
Roma caput mundi. Al Palazzetto dello Sport, completamente sold out, le Wolves vincono anche la finale di ritorno, annientando Chieri per 3-1 e con...
Leggi“Sono romana. Del quartiere Monte Sacro, per la precisione”. Sara Menghi, classe 1983, con i suoi 30 anni è la “senatrice” del Volksbank Südtirol nonché la giocatrice che vanta la maggiore esperienza nei campionati maggiori: 8 stagioni in A2 e un anno in A1, a Castellana Grotte. Su una cosa però Sara vuole subito mettere le cose in chiaro: l’origine. Sulla carta d’identità infatti c’è scritto che è nata a Mantova, ma “ci sono rimasta solo un anno, poi siamo andati a Roma. Per cui sono romana a tutti gli effetti, anche se in famiglia ci sono ascendenze marchigiane”.
E in effetti la carriera sportiva di Sara Menghi è un’alternanza tra Caput Mundi (B1 e A2) e Marche (Civitanova con una promozione in A2 e la conquista della Coppa Italia, Urbino con due stagioni nel campionato cadetto) fino al passaggio (stagione 2009-2010) a Pontecagnano (Salerno), dove chiuderà la stagione al secondo posto nella classifica dei centrali con 345 punti messi a segno. L’exploit non passa inosservato e infatti per Sara arriva la chiamata in A1, a Castellana Grotte: “l’anno in Puglia è stato ovviamente quello che ricordo con maggior piacere perché giocavo in A1. Riuscimmo a salvarci e a giocare anche il primo turno dei playoff”.
Seguono il ritorno nel Lazio con Frosinone e, l’anno scorso, la prima stagione al “nord”, a Montichiari. Sara pensa di essere arrivata al top geografico, invece in estate succede che il Volksbank Bolzano (finalista playoff di B1) viene ripescato in A2 e dai pressi del Brennero arriva una telefonata: “Mi ha chiamata coach Fabio Bonafede, che mi aveva visto in diverse amichevoli con la loro squadra di B1, e mi ha spiegato il progetto. Ho accettato sia perché ho capito che la società altoatesina è in grado di darmi quella sicurezza e tranquillità di cui ha bisogno una giocatrice professionista, sia perché ho visto che c’era l’intenzione di allestire una formazione valida, con il giusto mix di esperienza e gioventù. Con le compagne di adesso non ho mai giocato assieme, però ho visto giocare, o ci ho giocato contro, Medaglioni, Porzio, Cumino e Papa, e sono contenta di averle ritrovate”.
E le prime impressioni sono positive. “Non vorrei sbilanciarmi ma ho delle buone sensazioni. C’è una voglia di lavorare incredibile, Fabio sa dare i giusti impulsi e anche le giovani sopportano bene i carichi di lavoro”.
Come ti trovi nel profondo nord? “Non ero mai stata in Alto Adige, ci sono dei posti fantastici che spero di poter conoscere man mano. Io e altre ragazze abitiamo a Terlano, un paesino a 10 km da Bolzano: non pensavo che così tante persone qui parlassero tedesco! Ho deciso che lo imparerò”.