Lacrime in panchina, confusione in campo: l’avventura dell’Italia femminile di volley si chiude cosi’. Una sconfitta inattesa, quanto meritata contro gli Stati Uniti lascia ancora una volta le nostre ragazze giu’ dal podio olimpico. L’ostacolo quarti di finale e’ ancora una volta insormontabile, anche se questa volta le possibilita’ per superarlo c’erano tutte. Se avesse giocato la vera Italia, come nel terzo set, sarebbe forse finita 3-0, invece e’ finito il sogno italiano e forse con esso si chiude anche un ciclo.
Un vero peccato, ma purtroppo c’e’ da dire che e’ giusto cosi’ per quello che si e’ visto in campo. Troppo fallose sia in attacco che in difesa le ragazze di Barbolini per superare una squadra comunque forte, ma che non ci batteva da ben 4 anni (dal World Grand Prix del 2004). La sconfitta, invece, e’ arrivata quando proprio non doveva arrivare e nessuno se lo aspettava ed ora restano solo i rimpianti.
L’inizio del match e’ molto equilibrato, anche a causa di qualche errore di troppo in attacco da parte delle azzurre, soprattutto della Aguero. La cubana, tuttavia, si fa immediatamente perdonare: prima piazza i punti per la prima fuga (18-15) e poi in battuta mette in grossa difficolta’ la ricezione americana per il break decisivo, chiuso da una violenta schiacciata della Piccinini per il 25-20 del primo set.
Il secondo parziale si apre con molte difficolta’ per le ragazze di Barbolini, subito sotto per 4-0 con qualche errore in ricezione e un po’ di disattenzione, forse dovuta alla vittoria del set iniziale. Solo Barazza mette a terra i palloni, mentre le americane appaiono piu’ sciolte. L’Italia, tuttavia, rientra sul 10-10 e vola anche 13-11, ma le rivali ci sono e non si intimoriscono. Si va avanti sul filo dell’equilibrio, fino a quando Hanef Park non piazza un paio di giocate, che portano il set sulla via statunitense per 25-21.
La doccia gelata serve alle azzurre, che entrano in campo nel terzo parziale con un’altra concentrazione ed un’altra precisione sia in attacco che in difesa. Non c’e’ praticamente partita: si va subito sul 5-2, che diventa ben presto 11-3 sotto i colpi della Piccinini. Un piccolo passaggio a vuoto consente alle americane di ritornare a -4 (20-16), ma la Aguero spegne ogni velleita’ delle avversarie e si chiude sul 25-19.
La lezione del secondo set ha insegnato nulla e l’Italia torna in campo nuovamente con la testa altrove: gli Stati Uniti ne approfittano e scappano sull’8-0. Barbolini chiama i due time out per cercare di dare la scossa, ma non serve. La maggior parte dei punti azzurri arrivano su errori delle americane ed una battuta in rete (25-18), manda tutto al tie-break. Il quinto e decisivo set e’ un calvario per le nostre ragazze: le americane prendono tutto, mentre la paura attanaglia le azzurre. 0-5, 4-11 e 6-15 per chiudere. Tutti a casa.