Volley San Vito: Mara Di Martile commenta la sconfitta di Piacenza
Autore: Lega Volley Femminile
13 Ottobre 2008

A sei mesi esatti di distanza, la Volley San Vito ha ritrovato ieri il Piacenza e, proprio come avvenne in occasione dell’ultima gara della scorsa stagione, ha dovuto alzare bandiera bianca. Stavolta, rispetto al precedente match, in maniera ancora più netta. E’ stato, come ad aprile, un 3-0 a favore delle emiliane, ma i parziali di ieri sono stati decisamente più vistosi: 19, 13, 11. Insomma, l’esordio stagionale ha ribadito un concetto: Piacenza, per il San Vito, è davvero stregata.
“E’ una sconfitta pesante – commenta il “libero” biancazzurro, Mara Di Martile – una sconfitta che poteva sicuramente essere messa in conto, visto il valore delle avversarie. Ma ciò che brucia è il fatto che, dopo quel promettente avvio, ci siamo smarrite e abbiamo lasciato via libera alle padrone di casa, senza farle sudare la vittoria. Una prestazione da cancellare”.
In effetti, quell’equilibrio che aveva caratterizzato buona parte della prima frazione (5-5, 8-8,18-18) è andato a farsi benedire dopo il time out richiesto dalla panchina emiliana; han fatto seguito due clamorosi errori sotto rete in fase di copertura ed il Piacenza ha preso il largo, approfittando di qualche ulteriore distrazione difensiva delle sanvitesi.
Nel secondo parziale, nemmeno l’ombra di quel sestetto reattivo visto all’inizio: il San Vito ha lasciato subito spazio alle padrone di casa che, senza grossa fatica, hanno fatto propria la frazione. Inutili gli avvicendamenti, in regia ed alla banda, operati da Lo Re anche nel terzo set, perso ancor più nettamente.
Costretto a fare a meno dell’infortunata Labate, il tecnico sanvitese ha schierato la giovanissima Facchinetti e capitan Vinciarelli al centro, Caracuta in regia, Prado opposta, alle bande Pinedo e Ronconi, libero Di Martile. Poi, come si diceva, c’è stato spazio anche per Piccione e Gorini. E così la gara ha fatto registrare l’esordio assoluto in A2 di ben cinque atlete: Di Martile, Caracuta, Gorini, Facchinetti e Piccione. Un piccolo record.

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