Nuvolì Altafratte Padova
22/11/2024
Ultima gara interna, la Nuvolì ospita Offanengo
Domenica la formazione padovana chiude gli impegni interni del girone d’andata in un palazzetto ancora imbattuto. Claudia Talerico: Testa al campio...
LeggiContinuiamo la nostra carrellata di interviste a coloro che saranno i protagonisti principali della prossima stagione del Volley Soverato. Restando nello staff tecnico, dalla sua residenza di Ferrara, abbiamo raccolto le impressioni del capo – staff, coach Marco Breviglieri, su quella che sarà la prossima avventura in A2.
Coach, sono trascorsi ormai oltre quattro mesi dall’ultima gara della scorsa stagione, con la storica partita ai play off persa contro Pavia. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno sportivo, con quale spirito riprende il suo lavoro?
“Ripartiamo tutti di slancio in questa nuova avventura con moltissimo entusiasmo, società, staff tecnico, staff medico ed anche (ne sono convinto) giocatrici e tifosi, certi di poter disputare un’ottima stagione. Ho molta voglia di rimettermi al lavoro, questa pausa estiva è stata sin troppo lunga ed è ora di iniziare a mettere delle solide basi per il nostro nuovo gruppo”.
Nonostante le vacanze, sappiamo che ha continuato a lavorare, per visionare giocatrici e per sondare il mercato direttamente con il presidente. Come giudica la campagna acquisti del Soverato?
“Ottima, sotto tutti i punti di vista. Abbiamo allestito una squadra di qualità, tecnicamente valida e con un buon mix di esperienza, gioventù e centimetri”.
Ha un rammarico per come è andata a finire l’ultima stagione?
“Nessun rammarico, il gruppo della scorsa stagione ha raggiunto il traguardo storico dei play off e per questo credo che vada ringraziato per ciò che ha fatto. Detto ciò, a me piace guardare avanti. I successi o gli insuccessi del passato fanno parte di quel che fù, e tali devono restare. Innanzi a noi si presentano nuove porte e sono queste che noi vogliamo aprire… tutto il resto non conta”.
Questa che sta per iniziare, sarà la sua terza consecutiva annata sportiva con il Volley Soverato. Cosa ha spinto lei a continuare a lavorare per la società calabrese?
“Le ragioni sono diverse ma la prima, la più importante di tutte, è la possibilità di lavorare con persone che hanno dimostrato (non solo a parole ma con i fatti) di avere stima e fiducia in me, le quali, a loro volta, godono della mia personale ed incondizionata stima e fiducia, a partire dal Presidente e tutti i dirigenti, fino ad arrivare a tutti i miei validissimi collaboratori”.
Non è stata una stagione estiva semplice. A giugno sembrava che la società non riuscisse a confermare la sua partecipazione alla serie A2. Poi, ci fu il convegno organizzato dal sodalizio ionico per sensibilizzare un po’ tutti a dare un concreto aiuto. In quell’occasione lei scese appositamente in Calabria. Come giudica la scelta della società di organizzare quell’evento? Secondo lei è servito a qualcosa?
“Ritengo che qualsiasi iniziativa volta a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica riguardo cosa significhi e quanto possa costare fare sport di alto livello, siano giuste strade da percorrere. In un momento di crisi delicato come questo dove è molto più facile andare a fondo che rimanere a galla, avere il coraggio di rimettersi di nuovo in gioco non è da tutti. Dovrebbe quindi essere apprezzato e sarebbe opportuno tendere una mano a chi compiendo sacrifici personali offre un patrimonio mettendolo in fin dei conti nelle mani di tutti. Il mio dubbio è relativo al fatto che tutto ciò produca all’atto pratico dei risultati concreti. Tradotto: mi auguro veramente che le tante personalità politiche ed istituzionali che come me erano presenti quel giorno si adoperino veramente per salvaguardare una realtà che negli anni si è consolidata sul territorio ed a livello nazionale. La cosa che mi deluderebbe di più sarebbe scoprire che per l’ennesima volta si è strumentalizzata la situazione di una società sportiva per mero interesse politico e non per sincero interesse volto alla sua sopravvivenza”.
Non è stato facile, neanche ottenere l’ammissione al campionato. Dopo due bocciature da parte degli organi competenti, è giunta finalmente la decisione finale di far ammettere il Soverato. Ha mai temuto il peggio?
“Sinceramente no. Tenendomi costantemente in contatto con il presidente sapevo che i problemi erano meramente di origine burocratica e non reali, di conseguenza risolvibili. Mi auguro però che qualcuno si metta una mano sulla coscienza (e l’altra, ahimè, sul portafogli), e si possano risolvere una volta per tutte i problemi relativi al Palasport che per noi è come una seconda casa viste le tante ore che vi trascorriamo per diversi mesi all’anno”.
Sarà un campionato a dodici squadre, senza retrocessioni. Quali secondo lei le favorite? Il Soverato che ruolo potrà recitare?
“Non ne ho la certezza, ma credo che quest’anno non ci sarà una squadra che dominerà incontrastata dall’inizio alla fine il campionato. Ci sono delle buonissime squadre ma non vedo “corazzate” come Novara nell’ultima stagione o Crema e Parma in quelle precedenti. Credo ci sia un lotto di 3 o 4 squadre che possono tutte ambire ai vertici della classifica tra le quali, perchè no, anche Soverato. Se proprio devo fare una gerarchia vedo Monza e Montichiari un gradino sopra a tutte, noi San Casciano e Pavia immediatamente sotto..ma ovviamente questi valori saranno decretati solamente da chi esprimerà maggior continuità in campo. Noi siamo comunque in questo lotto, ci tengo a ribadirlo”.
Visto che proprio la ricezione è stata una pecca degli ultimi campionati, la squadra è migliorata da questo punto di vista?
“Non mi piacciono i paragoni con le stagioni precedenti, ogni stagione ed ogni squadra è una storia a se, con pregi e difetti. La squadra allestita quest’anno è equilibrata in tutti i fondamentali ed ha un grande potenziale, starà a noi farglielo esprimere, ma è di indubbie qualità. Come gia accennato abbiamo il giusto mix di tecnica, esperienza, gioventù e centimetri con, ovviamente, tanto lavoro da fare per poterci esprimere al meglio. Se tutti avremo la giusta dose di pazienza, entusiasmo, determinazione e tolleranza gli uni nei confronti degli altri, credo che potremo avere grandi soddisfazioni da questo gruppo”.
Quando raggiungerà Soverato? Come verrà svolto il lavoro nella prima parte di preparazione, considerato anche che la coppa Italia si giocherà a novembre?
“Raggiungerò Soverato a fine settimana, avendo ovviamente già programmato tutta la stagione con la società e con i miei collaboratori. Nella prime due settimane il carico di lavoro sarà prevalentemente fisico al mattino e nella prima parte del pomeriggio, tecnico nella seconda parte. Dalla terza settimana in poi il lavoro tecnico inizierà a prevalere su quello fisico gradatamente sino, arrivando alla quarta – quinta settimana, dove il lavoro diventerà standard come nella stagione agonistica. A partire dalla terza settimana in poi inizieremo una serie di amichevoli e tornei anche per sopperire alla mancanza dei turni preliminari di Coppa Italia che la scorsa stagione si svolsero proprio in quel periodo. Essendo un gruppo completamente nuovo ritengo opportuno iniziare a giocare il prima possibile, visto che ci vorrà tempo per arrivare ad esprimere al meglio tutto il nostro potenziale”.
Da quando è sulla panchina del Soverato, è subito entrato nel cuore dei tifosi che vedono in lei un grande allenatore e, soprattutto una grande persona. Vuole fare un saluto ai supporters biancorossi?
“Li ringrazio innanzitutto della stima e fiducia che ripongono in me e mi auguro di non deluderli. Sono dell’idea che tutte le persone crescono, sia a livello personale che professionale, se trovano intorno a loro stesse altri che danno loro questa possibilità, quindi se i nostri tifosi hanno questa opinione di me significa che ho avuto la fortuna di lavorare a fianco di persone altrettanto in gamba. Questa stima e fiducia è ovviamente ricambiata dal sottoscritto in quanto sono perfettamente consapevole della passione che ogni singolo tifoso ci ha sempre dimostrato con la presenza sugli spalti ed assistendo (siete sempre i benvenuti) ai nostri allenamenti. Colgo l’occasione per ringraziare anche tutti i calabresi incontrati durante le varie trasferte in tutta Italia i quali non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno da “orgogliosi emigranti amanti della loro terra d’origine”. Continuate così… da parte nostra faremo di tutto per continuare a farvi divertire… ve lo dobbiamo!”