World Cup: Italia/Brasile 3/0
Autore: Lega Volley Femminile
14 Novembre 2007

:ITALIA-BRASILE 3-0 (25-20, 25-23, 25-19)

ITALIA: Piccinini 9, Barazza 6, Cardullo (libero), Aguero 19, Ferretti 1, Del Core 12, Gioli 10, Secolo 3, Guiggi. N.e.: Anzanello, Ortolani, Lo Bianco.All.: Barbolini.

BRASILE: Walewska 9, Paula Pequeno 10, Fofao 2, Fabiana 4, Jacqueline 3, Sheila 11, Fabi (libero), Sassà 6, Gattaz, Thaisa 1, Fabiola. N.e.: Natalia. All.: Zè Roberto

Arbitri: Kim Kun-Tae (Cor) e Salas (Mes)
Note: durata set 20′, 27′, 22′. Tot.: 1h09′. Spettatori 2.000 circa
Le cifre – ITALIA: 9 muri (5 Gioli, 1 Barazza, Piccinini, Aguero, Del Core), 1 ace (Aguero), 17 er (di cui 6 bs e 1 inv.); 47% at, ; 62% ric.). BRASILE: 2 muri (1 Fabiana e Walewska), 1 ace (1 Fofao); 13 er (di cui 4 bs e 1 inv.), 41 % at., 51 % ric.)

NAGOYA – Fantastica, inarrestabile Italia: nemmeno la rinuncia alla Lo Bianco (ancora dolorante per il blocco alla schiena patito nei giorni
scorsi) ferma la marcia tranvolgente delle azzurre di Barbolini. Il Brasile, autentico spauracchio di tutti, ridotto in briciole, in campo e fuori, in poco più di un’ora con una prestazione, l’ennesima, davvero superlativa del gruppo Italia. Un gruppo capace di mantenere altissimo il livello del gioco, a ritmi impressionanti, stringendosi intorno alla Ferretti lanciata in campo a cinque minuti dall’inizio della partita, dopo l’ultimo, inutile tentativo di recuperare la Lo Bianco. Il Brasile non riesce a sfruttare questo indubbio vantaggio perchè sicuramente non è nelle condizioni stratosferiche di un anno fa, ma anche perchè questa Italia gioca una pallavolo da sogno. Difende e riceve tutto con il magnifico trio Piccinini-Cardullo, Del Core, attacca con la devastante Aguero (alla fine mvp), capace di tenere insieme tutto il gruppo anche nei momenti più difficili e infine è sempre presente al centro, più a muro che in attacco, stavolta perchè la palla della Ferretti è più lenta di quella Lo Bianco. Ma Gioli e Barazza appena possono danno il loro contributo.
Zè Roberto invece capisce subito che non è la giornata giusta, Jacqueline viene sostituita poco dopo la metà del secondo set, la Walewska va a corrente alternata e la Sheila tiene botta solo per un set, mentre la Fofao sembra meno reattiva del solito (per lei a 37 anni, 9 partite in due settimane sono davvero troppe). Del resto l’andamento della partita lascia poco spazio ai dubbi: c’è equilibrrio nel primo set solo fino a 18-118 poi, l’Italia se ne va sfruttando la vena della Del Core, eccezionale anche oggi. Chiude la Piccinini con una stupenda martellata dalla seconda linea. Il momento decisivo è nel secondo set quando il Brasile produce il massimo sforzo per recuperare e per ben tre volte accumula 3-4 punti di vantaggio sulle azzurre.
L’ultimo a 19-16 lo annullano due muri della Gioli e la Piccinini mentre la Aguero si accolla la dolce reponsabilità di regalarci un fantastico raddoppio. Il terzo sarebbe quasi una passeggiata, 8-2, 15-8, se non ci facessimo sorprendere dal colpo di coda del Brasile che si riporta a 15-13. Barbolini reagisce pescando dalla panchina la Secolo al posto della Piccinini e il martello di Chieri indovina due punti di fila che ci fanno respirare, poi insieme all’Aguero scava il solco definitivo che cin lancia verso il trionfo siglato da due punti della Del Corre e altri due della Gioli che chiude gioco, partita e incontro.
Una vittoria che ci porta ad un passo dal doppio sogno e allo stesso tempo provoca sconquassi in casa brasiliana con Zè Roberto che porta tutta la squadra in conferenza stampa a fine partita: “Chiedete a loro cosa è successo, io mi sono vergognato, mai vista una partita così ma l’Italia ha giocato benissimo”. Un episodio uguale a quello del 1996 alla World League di Rotterdam, quando Velasco dopo una sconfitta
(ininfluente) con la Cina portò in sala stampa tutta l’Italia maschile.
E …l’anno dopo se ne andò.
A noi stavolta tocca la parte di quelli che goddno, aspettano la sfida di domani con Cuba (ore 7.0 italiane, sintesi su rai3 dalle 13.10, differita integrale su raiSat dalle 20) e intanto iniziano a contare i punti. Perchè la qualificazione olimpica pottrebbe essere questione di ore forse di pochi decimi di punto.

Hiro Seneito per legavolleyfemminile.it

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