La sosta di campionato è lunga ma la Yamamay continua la sua attività: sabato mattina è prevista l’ultima sessione di pesi della prima settimana senza Havelkova, Havlickova e Bauer, prima di un breve rompete le righe: le farfalle infatti riprenderanno il lavoro già da lunedì mattina. Nel frattempo il libero Giulia Leonardi fa il punto della situazione, partendo dall’ultima vittoria su Chieri: “Nel primo set abbiamo voluto creare un pò di suspance, avevamo abituato troppo bene con i primi tre 3-0. A parte gli scherzi siamo entrate in campo molto contratte, ma dal secondo set ci siamo riprese e non era semplice: abbiamo ricominciato da zero, riprendendo ad esprimere il nostro bel gioco. Loro hanno difeso tanto ma siamo state pazienti e con due attaccanti come Havelkova e Havlickova tutto è stato più semplice. E’ stata la partita dell’esordio di Carli Lloyd e devo dire che mi sono trovata molto bene con lei, è una ragazza giovane ma molto talentuosa, che palleggia con una facilità incredibile anche da posto 1 a posto 4. Certamente deve ancora trovare l’intesa migliore con le attaccanti, che ora è un peccato siano dovute partire con le rispettive nazionali.
Al loro rientro avremo la trasferta di Modena e l’inizio della Cev, che ho già vinto con Urbino e che è sempre molto emozionante. Sarà difficile perchè la concorrenza è alta e nelle squadre che affronteremo di sono giocatrici importanti come Petrauskaite e Lo Bianco. Noi ce la metteremo tutta.
Il Palayamamay? E’ molto emozionante, bellissimo e pieno di persone, complimenti agli ADF per tutto il sostegno. Già l’hanno scorso ero rimasta impressionata quando avevo giocato qui con Urbino.
Tornare a giocare con Havlickova dopo l’esperienza ad Urbino? Ci tenevo a ritrovarla, ad Urbino lei ha fatto un anno strepitoso, era uno spettacolo. E’ una ragazza d’oro, che si impegna tantissimo e ha fatto le prime quattro gare di quest’anno da record, mai sotto il 50% in attacco.
La ricezione a due? Con Marcon mi trovo benissimo, lei è strepitosa e sono a mio agio con questo schema. Anche Havelkova lavora bene in questo fondamentale, quindi nessun problema anche nella ricezione a tre, ma se devo esprimere una preferenza forse è più facile ricevere a due, con meno zone di conflitto.
Giocare lontano da casa? Ho provato a fare questa esperienza, anche se fino ad ora sono riuscita a tornare spesso a casa da mamma, che per me è importantissima. Qui però sto proprio bene, siamo un gruppo unitissimo anche fuori dal campo.
Nonostante tutte le proposte di mercato, ho scelto Busto Arsizio perchè è una società di cui mi hanno sempre parlato bene, prima fra tutte Havlickova, e io tenevo anche a lavorare con Carlo Parisi, che si concentra tanto sulla tecnica e io ho voglia di migliorare in questo. Qui trovo tutto molto positivo, la società, il palazzetto, i tifosi e anche la città: Busto Arsizio mi piace. Non mi è mai capitato prima di essere così positiva ad inizio stagione.
Farfalla tigre? Per me è una definizione perfetta, in campo sono una tigre ed esprimo tutta la mia grinta anche nelle esultanze, non potendo sfogarmi con gli attacchi. Durante le partite mi gaso tantissimo, ma fuori dal campo mi sento farfalla”.