Wash4Green Pinerolo
21/11/2024
Domenica al Pala Bus Company arriva Bergamo
Domenica pomeriggio la Wash4green Pinerolo ritorna sul campo casalingo per affrontare Bergamo. Una sfida importante per entrambe le formazioni, sep...
LeggiGOLDEN TULIP VOLALTO CASERTA – ZAMBELLI ORVIETO = 3-1
(25-20, 23-25, 25-22, 25-22)
CASERTA: Matuszkova 22, Frigo 16, Melli 14, Repice 7, Cella 6, Dalia 1, Maggipinto (L1), Ghilardi. N.E. – Fucka, Giugovaz, Trevisiol. All. Dragan Nesic e Consiglia Crescente.
ORVIETO: Montani 14, Decortes 13, D’Odorico 12, Ciarrocchi 11, Bussoli 10, Prandi 2, Cecchetto (L1). N.E. – Kantor, Angelini, Mucciola, Venturini, Quiligotti (L2). All. Matteo Solforati e Luca Martinelli.
Arbitri: Matteo Lorenzi (MC) e Roberto Guarnieri (CT).
GOLDEN TULIP (b.s. 14, v. 4, muri 9, errori 13).
ZAMBELLI (b.s. 13, v. 3, muri 7, errori 19).
È amaro l’epilogo stagionale della Zambelli Orvieto che dopo una battaglia di quattro set si arrende per la seconda volta nella finale dei play-off della serie A2 femminile, con qualche rammarico per non aver saputo fare qualcosa in più. Le tigri gialloverdi si sono fatte valere in trasferta, in un impianto gremito all’inverosimile dove il sostegno del pubblico locale è riuscito a dare quella spinta in più che serviva alla formazione padrona di casa. Uno scarto ridotto nei confronti della Golden Tulip Volalto Caserta, che si è rivelata cinica e spietata ed ha sopperito ai suoi momenti difficili tirando fuori dalle proprie tasche quel pizzico di lucidità in più che le ha consentito di tagliare il grande traguardo. La Zambelli ci ha creduto sino in fondo, non ha mai mollato la presa neppure quando si è trovata ad inseguire ed ha lottato su ogni palla in una partita dalle emozioni infinite che è stata un bellissimo spot per la pallavolo. In avvio c’è grande tensione e gli errori si sprecano, nella bolgia del Pala-Vignola le locali partono male ma poi vanno a comandare grazie ad una ispirata Melli (7-4). Frigo si fa sentire a muro ma Ciarrocchi risponde per le rime e con un ace accorcia (16-15). L’accelerazione di Matuszkova e qualche imprecisione di troppo (nove i regali rupestri) porta ad un nuovo allungo e a chiudere è una battuta sbagliata. Invertiti i campi le ospiti subiscono i micidiali affondi di Melli (5-2). La difesa di Cecchetto è sempre presente e una strepitosa Montani (sette colpi vincenti) va a segno senza esitare lanciando la rimonta che si completa col muro di Bussoli (18-18). L’inerzia cambia e subito dopo arrivano altri due muri di Ciarrocchi che rovesciano ma due lunghezze vengono malamente sciupate (23-23). Allo sprint decisiva è D’Odorico in pipe. La terza frazione comincia in favore delle umbre che in contrattacco non falliscono nulla (3-8). Con le difese di Maggipinto e l’orgoglio di Matuszkova lo strappo è ricucito (7-8). Si avanza colpo su colpo con quale sbavatura nel gioco rupestre che tiene attaccate le campane brave a sfruttare l’occasione per il sorpasso (14-13). Il testa a testa viene rotto dalle casertane che con la lucida regia di Dalia operano l’accelerazione (23-20). Orvieto rimonta e ha la palla del pareggio ma la spreca e viene punita da Matuszkova che sigla il due a uno. Nel quarto periodo c’è un equilibrio estremo con le due squadre che restano sempre a stretto contatto (18-18). La ricezione umbra perde un attimo di precisione e le locali non perdonano trovando il primo break (22-18). Da fondo campo Prandi propizia la rimonta che potrebbe concretizzarsi in un sorprendente aggancio ma viene ancor sprecato e si ferma sul 23-22. Matuszkova non si ferma più e chiude la partita. Si dice che vince la squadra più forte ma stavolta è vero solo in parte perché la squadra che ha perso ha dimostrato di non essere davvero inferiore, entrambe avrebbero meritato la promozione, ma non è così ed è Caserta a festeggiare.